La campagna di legalità “Il silenzio è dolo” ha fatto tappa oggi a Siracusa all’istituto comprensivo “Vittorini”. Il giornalista Ismaele La Vardera e il cantautore Marco Ligabue hanno incontrato gli studenti delle seconde e terze classi della scuola media e con loro hanno parlato del modo migliore per sconfiggere le mafie.
“Il seme mafioso è in ognuno di noi – ha detto La Vardera, lasciando stupiti i ragazzi presenti in auditorium – e si esplicita quando siamo prepotenti con gli altri, quando vogliamo imporci a tutti i costi e prevaricare. Dobbiamo scardinare questi atteggiamenti e soprattutto dobbiamo parlare – ha continuato- mettendo da parte gli atteggiamenti omertosi perché il silenzio fa male a se e agli altri”. La Vardera ha raccontato a testimonianza la propria storia e il proprio impegno per la verità, che a soli 20 anni lo ha visto denunciare attraverso la pubblicazione dei suoi articoli di inchiesta e denuncia i “mafiosi” del suo paese, Villabate, contribuendo in maniera determinante allo scioglimento per mafia del Comune. Lasciato solo, non si è arresto e ha continuato la sua battaglia per la legalità, coinvolgendo il cantautore emiliano, Marco Ligabue, che ha tradotto in musica la loro comunione d’intenti, parlare di legalità ai ragazzi in modo fresco e diretto, perché – come sostengono i due – loro possono diventare l’esercito che sconfiggerà le mafie attraverso il sapere, la cultura, gli unici elemente che rendono le persone veramente libere.
Marco Ligabue ha poi raccontato il suo incontro con La Vardera e il progetto, diventato anche una canzone, portato in giro per l’Italia al servizio della diffusione dell’idea che “il silenzio è dolo”: “ognuno deve fare la propria parte in questa ‘battaglia’ contro le mafie – ha detto Ligabue – e la chiave di volta secondo noi è quella di non tacere più per non essere complici e di non accettare compromessi”.
L’incontro si è poi concluso con L’igabue che ha cantato insieme ai ragazzi le canzoni-simbolo di questo progetto.
