Interviene sull’iniziativa dell’alzabandiera promossa dal prof. Sebastiano S. Rizza, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Lombardo Radice”, il consigliere comunale Dario Tota.
Questa vicenda è stata travolta dalle polemiche, Tota afferma: “la cerimonia dell’alzabandiera rientra all’interno di un progetto, denominato Articolo 3, e teso ad esaltare i principi di uguaglianza e di pari dignità umana sottolineati proprio dall’articolo 3 della nostra Costituzione. Molte delle critiche registrate in particolare sui social riguardo la cerimonia dell’alzabandiera sono pervenute da soggetti che non hanno una minima conoscenza del progetto e che per mero sfogo hanno detto la loro. È questo il dato oggettivo che più allarma.
Si critica senza essersi prima spinti nei meccanismi costitutivi del progetto e ciò può comportare non solo reazioni errate e/o violente (la violenza, infatti, non è solo fisica), ma anche disarmare proprio quei soggetti che tentano di fare qualcosa di buono nella nostra città.
Il progetto del Dirigente Scolastico Prof. Sebastiano S. Rizza non solo è nobile, ma è consequenziale allo studio da parte degli alunni del suo istituto degli articoli della nostra Costituzione ovvero della nostra identità e cultura, patrimonio che va preservato e anche trasmesso (dalla sacralità della vita, alla difesa della classi sociali più deboli, passando per la valorizzazione di quei principi etici quali la tolleranza, l’uguaglianza, la libertà, il rispetto). Si tratta di un progetto che sicuramente va posto sotto una prospettiva molto più ampia, quella dell’Europa dei popoli.
In un momento di crisi, sotto tutti i profili e, soprattutto, di valori, lo studio della nostra Costituzione da parte dei giovanissimi (il futuro della nostra città) non può che servire (anche ai genitori) per ricordare a tutti quali sono le radici del popolo italiano e su cosa ha basato il suo patrimonio culturale e ideale.
Vorrei tanto – conclude Tota – che una certa sinistra “radical chic” fosse davvero radicale: sarei e saremmo certi della sua capacità di cogliere le cose dalla radice”.