all'Urban Center

Siracusa, “I principessi e le cavaliere – liberi oltre il ruolo”: sabato il convegno

Siracusa, "I principessi e le cavaliere – liberi oltre il ruolo": sabato il convegno

Si tiene sabato 23 marzo, alle 17, all’Urban Center in via Nino Bixio, a Siracusa il convegno dal titolo “I principessi e le cavaliere – liberi oltre il ruolo”.
L’evento è organizzato da Arcigay Siracusa e dal Comune di Siracusa con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana e la collaborazione delle associazioni R.E.A. (Rete Empowerment Attiva) e Giosef (Giovani Senza Frontiere).
Ospite dell’evento l’onorevole della camera dei deputati Laura Boldrini.
“Un titolo volutamente forte quello scelto per il convegno – dice il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini – per parlare dei ruoli di genere all’interno di un contesto politico e sociale delicato, che sta vivendo l’Italia, caratterizzato da un governo oscurantista per quanto concerne i diritti civili sia per quanto riguarda le politiche LGBT sia per quanto concerne i ruoli di genere come quello legato alla figura della donna”.

“Siracusa con “I principessi e le cavaliere – liberi oltre al ruolo” – dice Armando Caravini – tramite questo convegno sarà protagonista, per un giorno, e portavoce di diritti civili e umani ospitando un grande personaggio politiche come l’onorevole Laura Boldrini che da sempre è vicina sia alle tematiche LGBT sia alla parità dei sessi ed allo sdoganamento di qualsiasi tipologia di discriminazione sociale, un argomento che toccheremo anche insieme al dottore Paolo Patanè, direttore del coordinamento dei Comuni Unesco in Sicilia”.

“Un titolo, quello del convegno, che gioca volutamente con la storpiatura sessista della lingua italiana – dice la dottoressa Maria Vittoria Zaccagnini – in quanto per una presunta cacofonia non si vuole accettare il femminile di vari ruoli e delle professioni ed è per questo che abbiamo voluto invertire il processo per far comprendere come un ruolo di genere, anche se grammaticalmente sbagliato, crea una forte idiosincrasia”.

“Il convegno – dice la dottoressa Zaccagnini – vuole lavorare su tutto ciò che rappresenta uno stereotipo di genere con un’impronta collettiva e nazionale grazie alla presenza degli ospiti scelti volutamente per riunire sia le realtà legate al territorio e non, tramite un ventaglio di esperienze che ognuno di noi metterà a disposizione dei presenti durante l’evento”.