Oggi desideriamo dedicare uno spazio alla figura di Pierpaolo Piccioli, direttore della maison Valentino: un uomo diventato direttore creativo del marchio dopo un percorso ricco di tappe importanti. Piccioli ha infatti iniziato sin da giovane ad approcciare questo mondo con convinzione, cominciando con il suo percorso presso l’Istituto Europeo di Design a Roma, vedendo la sua prima occasione di avvicinarsi in modo più concreto all’universo degli atelier e delle sperimentazioni creative grazie alla sua entrata in Fendi. Da lì, il suo spirito innovativo e le sue capacità lo hanno poi spinto in direzione della maison di Valentino.
La sua idea? Attualizzare l’essenza del marchio, senza però violarne le tradizioni: come una sorta di traghettatore, il suo obiettivo è portare il brand nel nuovo millennio. Tutto questo risulta evidente nelle sue collezioni, che rivisitano e rinnovano i capi iconici del marchio, come le classiche borse Valentino. Quest’anno, poi, la creatività e le creazioni di Pierpaolo Piccioli per Valentino sono sbarcate anche a Cannes.
La moda come film interiore
Pierpaolo Piccioli è fortemente convinto che la moda sia un po’ come una pellicola cinematografica: in un percorso dove lo stilista veste i panni del regista, guidando collezioni e sfilate con l’obiettivo di raccontare una storia. Un percorso prettamente interiore, dato che il messaggio è la pura espressione di un mondo che il creativo sente dentro e che lo rappresenta intimamente. Non a caso, Piccioli ha un forte legame con il cinema: la sua esperienza al festival di Cannes lo dimostra e lo stesso dicasi della sua collaborazione con Luca Guadagnino, autore della pellicola “The Staggering Girl”: il film che ha sancito l’esordio a Cannes del regista italiano. Si parla di un rapporto fra i due che è più di un’amicizia: Guadagnino si ispira infatti a Piccioli proprio per la sua visione narrativa della moda.
La moda come inclusione
Oltre che per le sue recenti frasi al festival di Cannes, il direttore della maison si era da poco già distinto per le sue idee rivoluzionarie in fatto di moda: un universo che diventa un momento di inclusione, e non di esclusione. Si parla di una visione esternata dal Piccioli a Doha, durante la cerimonia inaugurale del Premio Fashion Trust Arabia. Secondo il designer infatti, oggi la moda ha finalmente svestito i panni elitari che l’avevano circondata negli anni passati. Non si parla soltanto di look, ma anche di valori e di principi: gli abiti e gli accessori, quindi, parlano anche di inclusione e non soltanto di tendenze e, da questo punto di vista, basti pensare al trend della moda eco-sostenibile, con la realizzazione di capi a basso impatto ambientale.
La visione della moda di Pierpaolo Piccioli, dunque, parla la lingua della narrazione e dell’inclusione e lo fa senza alcun giro di parole.