“Perché proprio il 1967? E perché quest’umile operazione revanchista che avete testé fra le mani? Parliamoci chiaro, amici lettori: il 1967 è un anno strano, direi folle, dodici mesi con la testa negli anni Sessanta e la coda nei Settanta. Nel bel mezzo, una successione di eventi, lieti (pochini) o tristi (abbastanza), che si sviluppano ad un ritmo vertiginoso quanto irregolare, con improvvisi cambiamenti e capovolgimenti di fronte che già segnano la trasformazione globale, il “futuro” destinato ad arrivare ben presto. Potrebbero sembrare le solite cose di ogni anno, eppure proprio in quel 1967 si registrano delle cose nuove, o quantomeno inconsuete per il periodo, destinate a lasciare una traccia, in qualche caso anche indelebile. Non è certo un caso che il Sessantotto delle rivolte studentesche sia iniziato con largo anticipo sui brindisi e botti di San Silvestro, con una graduale occupazione delle principali sedi universitarie italiane sin dall’inverno precedente. E come dimenticare quella “chiave di tutto”, la famosa Summer of love che segnò la repentina affermazione degli hippies e dei loro emuli europei detti figli dei fiori?”
Cesare Borrometi nasce a Noto nel 1968, ma cresce a Siracusa, ove frequenta il Liceo Classico “Tommaso Gargallo”. Sin da piccolo, però, incomincia a occuparsi di musica, sia leggera che classica, e già a 17 anni corona il proprio sogno di trasmettere per una radio: viene infatti scoperto da Bruno Bianca, che lo porta a Radio Regione.Dopo una tormentata carriera universitaria, Cesare si laurea in Lettere Moderne. Tuttavia, poco prima di discutere la tesi, eccolo affermarsi in TV, partecipando al quiz musicale “Sarabanda” e vincendo per 17 sere consecutive (con il record mai battuto di tre “7 x 30” completati). Subito dopo eccolo intraprendere l’attività di pubblicista, scrivendo per svariati periodici musicali, anche nazionali.
Nel 2005, Borrometi lascia la Sicilia e si stabilisce in Piemonte, esattamente a Chivasso (Torino). Incomincia subito a collaborare con il settimanale locale “La Nuova Periferia” (per cui scrive fino al 2010, per poi ritornarvi nel novembre del 2018) e nel frattempo sostituisce colleghi docenti di Lettere tenendo alcune supplenze presso istituti secondari di 2° grado del Canavese. Nel 2007 è tra i fondatori dell’Associazione Letteraria “Carla Boero”, che organizza eventi culturali e soprattutto un concorso nazionale annuale di poesia e narrativa, e ne tiene la vicepresidenza sino al maggio 2019, allorquando viene eletto Presidente del sodalizio chivassese in questione. Nel 2012 esce il suo primo libro, “Lunario dei giorni di Tele”, un omaggio alla vecchia TV pubblicato dall’oggi scomparsa casa editrice Firenze Libri, e nello stesso anno Cesare scopre il mondo delle radio web: inizialmente trasmette per “Radio Studio Life”, per poi fondare, nel 2014, “Lucky Wave Radio”. Alla chiusura di quest’ultima, nel 2018, ecco che “il primo amore non si scorda mai” e quindi il Nostro entra a far parte dell’equipe di “Radio Regione 100”, versione web della storica emittente FM aretusea, trasmettendo in collegamento diretto da Torino.
Nell’aprile del 2019 esce “Blog Sessantasette” per “La Città del Sole Edizioni” di Reggio Calabria… ma non finisce certo qui: infatti Cesare Borrometi ha in serbo per il futuro molte idee che si trasformeranno sicuramente in libri.