IL COMITATO SEGNALA

Villa Reimann al buio, tagliata la luce

Villa Reimann, tagliata la luce

Villa Reimann al buio. La segnalazione arriva dal comitato Save Villa Reimann: “Già nel mese di marzo – scrive in una nota – dell’anno scorso Save Villa Reimann aveva avuto modo di denunciare ai Responsabili comunali ed alla Commissione dei Garanti che Villa Reimann utilizzava energia elettrica fornita dall’Enel con contratto e fatture intestate all’Istituto di Studi Siracusani che, come noto, il Vicesindaco Italia aveva posto in liquidazione facendo cessare l’attività ed impedendo così la possibilità di eseguire pagamenti”.
Ed ecco che l’Enel ha quindi tagliato la luce in tutta la Villa, il Parco e il Consorzio Universitario Archimede che ha sede proprio nella casa della gentildonna danese. “Fermi quindi i computer, – si legge nella nota – fermi gli allarmi, ferma una mostra della Facoltà di Architettura ospitata in Villa, ferma l’attività del Consorzio Universitario che, dopo la firma di un risibile accordo a stralcio con il debitore Comune di Siracusa (è possibile farlo in assenza di contenzioso tra Enti pubblici?) si ritrova al buio totale. Anche la Città civile da tempo è al buio totale; anche la Città culturale è al buio pesto”.
“E’ stata “tagliata” la coerenza e la credibilità della stessa Città dove il suo Sindaco – conclude la nota – nello stesso momento in cui lascia vergognosamente al buio, da più di due settimane, il Consorzio Universitario Archimede dichiara che “In un modello economico turistico-culturale la presenza universitaria deve essere potenziata. Dobbiamo aprire un nuovo capitolo nei rapporti con l’Ateneo e rilanciarne la presenza a Siracusa. Si potrebbero riportare qui i corsi di laurea in Beni culturali o attivarne di nuovi coerenti con la storia e con le prospettive di sviluppo che ci siamo dati (quali?), sapendo che le nostre potenzialità (quali?) possono essere un’occasione anche per l’università di Catania”. Parole e concetti in libertà che ancora una volta dimostrano l’incoerenza di un’Amministrazione, incapace di formulare proposte concrete e rispolvera vecchie tematiche col maldestro tentativo di “arrampicarsi sugli specchi.”