Il Rapporto 2018 sulla qualità dell’aria fornisce una panoramica dello stato ambientale nel comprensorio di Siracusa che comprende i Comuni di Augusta, Melilli, Priolo e Solarino e che dal 1990 è stata dichiarata dal Consiglio dei ministri “Area ad elevato rischio di crisi ambientale”.
L’analisi dei dati è stata suddivisa differenziando, dove è possibile, la rete urbana da quella industriale e considerando, oltre i risultati del 2018, anche quelli del 2017 e 2016. All’interno del Rapporto sono state inserite anche le campagne di monitoraggio effettuate con i laboratori mobili.
Di seguito le rilevazioni differenziate per sostanza:
Biossido di Zolfo (SO2): l’analisi delle elaborazioni relative ai valori di SO2 registrati dalle stazioni della rete urbana e industriale indicano che tutti i limiti sono stati ampiamente rispettati. Rimane pressoché invariato l’andamento rispetto all’ultimo triennio.
Biossido di Azoto (NO2): l’analisi delle elaborazioni relative ai valori di NO2 registrati presso le stazioni della rete indicano che: il valore limite sulla media oraria di 200 µg/m3 è stato superato una sola volta nella stazione “Scala Greca”, facente parte sia della rete urbana che industriale, al di sotto del numero massimo di superamenti consentiti in un anno (n. 18); il limite annuale di 40 µg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni della rete.
Ossidi di Azoto (NOx): per il parametro NOx, non si esprime valutazione in quanto attualmente la rete non comprende stazioni di monitoraggio che rispondono ai criteri previsti dall’allegato III del DLgs 155/10.
Monossido di Carbonio (CO): l’analisi delle elaborazioni relative ai valori di CO registrati presso le stazioni di tutta la rete indicano che il limite di 10 mg/m3 è stato ampiamente rispettato; quanto detto vale per il triennio precedente.
Ozono (O3): dall’analisi dei dati si deduce che il trend nell’area urbana è in netto miglioramento, solo 3 superamenti nella stazione urbana di “Acquedotto” della media massima giornaliera su 8 ore (120 µg/m3 ) contro i 25 consentiti dalla legge . Il numero dei superamenti del valore obiettivo deve essere mediato su 3 anni. I superamenti di 120 µg/m3 sono superamenti del Valore obiettivo a lungo termine (OLT) In zona industriale, il trend risulta essere in diminuzione per questo inquinante, infatti il limite della media massima giornaliera su 8 ore per il 2017 è stato superato in 2 stazioni su 4, ovvero sia nella stazione “Melilli” con 82 superamenti, sia nella stazione di “Priolo” con 53 superamenti, mentre nel 2018 il numero di superamenti sono stati inferiori: Melilli 33 e Priolo 23.
PM10: l’analisi delle elaborazioni relative ai valori di PM10 registrati presso le stazioni della rete urbana ed industriale di Siracusa indicano che: il valore limite di 35 superamenti annuali della media giornaliera di 50 µg/m3 non è stato mai superato; il valore limite di 40 µg/m3 relativo alla media annuale non è stato mai superato. Il trend dei valori analizzati nell’ultimo triennio mostra un andamento in aumento per entrambi i limiti.
PM2.5: questo parametro ha rispettato il limite di legge in tutte le stazioni.
BENZENE: l’analisi delle elaborazioni relative ai valori di benzene mostrano il rispetto del limite annuale in tutte le stazioni della rete urbana e industriale di monitoraggio.
BENZO(A)PIRENE (IPA): l’analisi delle elaborazioni relative ai valori di benzo(a)pirene nel PM10, rilevate presso le stazioni di Scala Greca e Priolo, indicano che, in entrambi i siti, la media si è mantenuta ampiamente al di sotto del valore obiettivo fissato dalla norma.
Metalli: Piombo – Arsenico – Nichel – Cadmio: l’analisi delle elaborazioni relative ai valori dei metalli nel PM10, rilevate presso le stazioni di Scala Greca e Priolo, in particolare per l’Arsenico e per la stazione denominata “Priolo” indicano un superamento consistente del valore obiettivo (calcolato come media su un anno civile). Per la stazione denominata “Scala Greca” si è rilevato un lieve superamento del Valore obiettivo, anche se per quest’ultima non si è raggiunto il periodo minimo di copertura previsto dal D.Lgs 155/2010.
Idrocarburi Non Metanici (NMHC): per questo parametro, la cui origine è da attribuire principalmente all’attività industriale, in assenza di normativa, si è proceduto ad un analisi dei dati sulla media annuale, sulla concentrazione massima registrata nell’anno e sul numero di superamenti al di sopra di alcune soglie numeriche. Si è ritenuto utile fissare il valore limite per la media oraria di 200 µg/m3 come indicatore di possibili fenomeni di disagio olfattivo che si manifestano con una frequenza significativa nell’intera area del polo industriale. Tale inquinante viene monitorato in 13 stazioni. Si è registrata la massima concentrazione media annuale, pari a 180 µg/m3 , nella stazione di Megara, mentre la media annuale minore è stata registrata nelle stazioni di Villa Augusta e Pantheon con una concentrazione pari a 39 µg/m3 .
Idrogeno solforato (H2S): come per gli Idrocarburi non Metanici, anche l’Idrogeno Solforato è privo di un riferimento normativo, nazionale e/o europeo, in aria ambiente . Tale inquinante viene monitorato in sei stazioni. L’analisi delle elaborazioni relative ai valori di concentrazioni medie orarie di H2S registrati presso le Stazioni della rete, indicano che i valori sono ampiamente inferiori ai valori guida indicati dalla OMS-WHO.