I 21 sindaci della provincia aretusea insieme alla deputazione regionale e nazionale, hanno inviato al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore regionale alle Attività Produttive, la richiesta di sospendere l’insediamento del Consiglio camerale, previsto per martedi prossimo. Una richiesta compatta per far sentire il forte dissenso di tutto il territorio, questa volta unito e compatto. In pratica la politica fa proprie le istanze del mondo delle imprese, delle associazioni datoriali, dei sindacati dei lavoratori, degli ordini professionali e dalle associazioni di consumatori “considerato – si legge nella nota – che tutta la fase e le procedure eseguite per arrivare all’accorpamento delle tre Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, hanno creato diversi dubbi e perplessità sulla legittimità degli atti e visto che il Tar di Catania si esprimerà nel merito dei ricorsi in data 26 maggio per uno e il 6 luglio per il secondo”. La richiesta arriva anche in considerazione del fatto che lo stesso Crocetta con la nota trasmessa al Ministro delle Attività Produttive ha invitato il ministro Calenda a recepire le istanze del territorio di Siracusa revocando l’ accorpamento delle 3 Camere di Commercio.
Intanto a maggio si terrà l’udienza del Tar di Catania che deciderà in merito di un ricorso presentato da un gruppo di associazioni, il Mise non ha rilasciato alcuna nuova comunicazione che metta in discussione l’istituzione della nuova Camera. Per i promotori dell’insediamento rimane quindi valida la convocazione della Regione Sicilia. Nel frattempo è stato concluso e testato con esito positivo, il lavoro di unificazione dei sistemi informatici tra le tre Camere: dalle 14 di oggi i sistemi lavoreranno insieme.