OPERAZIONE “BLACK GOLD”

Furti di idrocarburi da oleodotti, disarticolata associazione per delinquere: 8 misure cautelari. VIDEO

Furti di idrocarburi da oleodotti, disarticolata associazione per delinquere: 8 misure cautelari


Sono ritenuti responsabili del furto di oltre 200mila litri di carburante prelevati dagli oleodotti di collegamento tra la Stazione di Spinta “N.A.T.O.” situata ad Augusta in contrada San Cusumano e quella della Base di Sigonella, oltre che delle Raffinerie “SASOL Italy S.p.a” di Augusta e “ISAB” di Priolo Gargallo tra ottobre 2016 e febbraio 2018, causando un danno economico di circa 170.000 euro, che, per il continuo ripristino degli impianti danneggiati e la bonifica delle aree interessate dagli sversamenti di idrocarburi, che ha raggiunto quasi il milione di euro. In 8 sono accusati di associazione per delinquere finalizzata ai reati di furto e ricettazione.
Il provvedimento scaturisce da un’ indagine condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Lentini, della Compagnia Carabinieri per l’Aereonautica Militare di Sigonella e dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Augusta che hanno fatto luce di una serie di episodi che avevano tutti il medesimo modus operandi: il gruppo di cui fanno parte tecnici, idraulici e autotrasportatori, dopo aver noleggiato autovetture ed utilizzando telefoni cellulari a basso costo con schede telefoniche intestate a ignari extracomunitari, provvedevano a individuare il punto più idoneo dove effettuare l’estrazione, praticavano buche nel terreno e perforavano gli oleodotti per impossessarsi degli idrocarburi. Nella maggior parte dei casi queste operazioni si svolgevano in zone rurali.Il carburante asportato veniva trasferito in autobotti rubate o in cisterne di plastica. Il carburante rubato, miscelato con altri componenti, veniva riciclato per l’autotrazione di mezzi terrestri.
Ai destinatari delle misure cautelari viene contestato anche il reato di distruzione e sabotaggio di opere militari poiché, mediante le perforazioni, rendevano in parte inservibili le condutture usate per il servizio delle Forze Armate, e il reato di inquinamento ambientale poiché avrebbero causato uno sversamento di circa 30 mila litri di carburante,
Nell’ambito dell’attività investigativa, eseguita mediante servizi di appostamento e attività tecniche, tra febbraio e agosto 2018, sono stati effettuati 5 arresti in flagranza e vari sequestri di materiale. Oltre agli 8 raggiunti dalle misure cautelari, nel fascicolo figurano i nomi di altri 6 indagati per concorso nei medesimi reati.
Scoperto anche un furto ai danni di un deposito materiali della Marina Militare italiana.

Le misure cautelari dell’obbligo di dimora e permanenza in casa sono state eseguite nei confronti di:
1. CASTRO SALVATORE, NATO ACIREALE (CT) 31 MAGGIO 1961, RES. ACIREALE;
2. SPANSENSCHI CLAUDIU IULIAN, NATO ROMANIA 21 APRILE 1979, RES. AUGUSTA;
3. SCARDACI GIOVANNI, NATO CATANIA 10 OTTOBRE 1966, RES. CATANIA;
4. LOMBARDO MICHELE, NATO CATANIA 26 MARZO 1976, RES. CATANIA;
5. SACCONE WILLIAM, NATO CATANIA 18 NOVEMBRE 1980, RES. CATANIA;
6. PILLERA VALENTINO, NATO CATANIA 14 GIUGNO 1984, RES. CATANIA;
7. DI STEFANO ISIDORO, NATO CATANIA 21 AGOSTO 1981, RES. CARLENTINI;
8. SCARDACI MASSIMO, NATO CATANIA 24 AGOSTO 1973, RES. CATANIA.