Stupore iniziale e poi tanta rabbia per il contenuto definito “pieno di falsità” della nota diffusa dal Meet up Siracusa con la quale disconoscono i consiglieri comunali del M5S, Burgio, Ficaa e Scala.
I tre consiglieri ribattono punto su punto senza tralasciare nulla: “Abbiamo lasciato il meetup Siracusa appunto otto mesi fa, stanchi di una gestione fallimentare che ha portato tanti cittadini ad allontanarsi dal Movimento e nessuno a venirci incontro. Lo abbiamo fatto senza esternazioni alla stampa proprio nell’interesse del M5S, ma producendo un documento interno molto chiaro che non abbiamo volutamente diffuso”.
Poi affondano il colpo sulla questione del rispetto delle regole: Nei valori del Movimento Cinquestelle ci sono regole precise che vanno rispettate. Una, imporrantissima, è che prima di candidarsi È necessario presentare il certificato dei carichi pendenti pulito. I consiglieri Burgio, Scala e Ficara, cosi come tutti gli altri in tutta Italia, lo hanno fatto regolarmente, mentre non lo ha fatto, con tutta ed oggettiva evidenza documentale, il consigliere Roberto Trigilio. È una violazione grave che non solo non è compatibile con i valori di trasparenza del M5S, ma è contraria anche ai citati principi di “equità e giustizia”.
Altrettanto forte è la difesa del proprio operato in aula: “Sì legge che noi tre faremmo mancare “scientemente” il numero legale e che questo sarebbe contrario ai principi del M5S. Anche questa accusa è infondata e ridicola, una diffamazione rispetto alla quale ci riserviamo di adire le vie legali, ancor più grave perché viene da esponenti del M5S che buttano così fango su consiglieri del M5S, raccontando una totale menzogna. Ciò che è certamente contrario ai principi del movimento – insistono – è farsi eleggere e non andare mai al consiglio comunale, tradendo i cittadini che hanno votato M5S per tutelare i propri diritti. Ebbene il consigliere Roberto Trigilio vanta il più alto numero di assenze tra tutti noi consiglieri, sia al consiglio comunale che alle tre commissioni in cui è membro”.
Burgio, Scala e Ficara passano poi all’accusa di essere stampella del sindaco Italia: “Ridicole e imbarazzanti sono infine le accuse riguardanti i bilanci 2017 e 2018 (abbiamo votato coerentemente contro bilanci che disapproviamo) e sull’aumento del costo dei loculi sul quale proprio Trigilio e Russoniello hanno fomentato un clima d’odio nei cittadini. Questa è mistificazione della realtà”.
“Gli estensori di quella nota – concludono i tre portavoce – dovrebbero chiedere scusa agli 8829 Siracusani che ci hanno votato non per dare vita a liti interne, ma per vederci uniti a lottare per i diritti ed il benessere dei cittadini. In democrazia un gruppo si incontra, discute, vota a maggioranza ed esprime un’unica voce, senza ingerenze di elementi esterni e “padrini” di ogni sorta”.