Si riconferma difficile la vertenza per il cambio appalto della vigilanza armata all’ASP di Siracusa. Ieri nuovo incontro all’Ufficio del lavoro: la KGB ha mantenutio la posizione e rifiuta la proposta di mediazione conciliativa formulata dal dirigente, Antonino Mazzaglia, di assumere almeno 17 GPG in ragione delle ore di lavoro disponibili sull’appalto, tra l’altro ampliate dall’ASP di Siracusa.
La KGB ha ribadito di assumere solo 9 guardie, applicando come criterio di scelta il libero arbitrio e senza dare una scadenza temporale per le assunzioni.
Il sindacato ritiene colpevole anche il comportamento tenuto al tavolo dalla rappresentanza dell’ASP: “non solo non ha reso la minima dichiarazione di fronte alla palese violazione delle norme contenute nel capitolato d’appalto, ma ha abbandonato la seduta”.
“Da oggi il mondo gira al contrario – hanno dichiarato le segreterie Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e UGL (Gugliotta, Pintacorona, Floridia, Galioto) Le norme contrattuali che garantiscono il cambio appalto, come lo stesso capitolato d’appalto che impone la clausola sociale, sono oramai a Siracusa diventate soggettive ed interpretative oltre che discrezionali. Dopo i passaggi in Prefettura, le ripetute convocazioni dell’Ufficio del lavoro, le denunce presentate all’ispettorato del lavoro, al questore ed al Prefetto, oltre che gli esposti presentati dalle segreterie nazionali Filcams Fisascat e Uiltucs al Ministero del Lavoro e degli Interni, che ad oggi non hanno prodotto nulla, il segnale che arriva ai 21 lavoratori che a breve saranno licenziati anche dalla Siciltransport, è quello che a Siracusa la legalità non ha più patria. La dirigenza ASP – hanno concluso – sarà chiamata a rispondere davanti all’Agenzia Nazionale Anticorruzione e alla Corte dei Conti per l’atteggiamento omissivo che ha tenuto trascorsi oltre 60 giorni dall’immissione in appalto della KGB, nonostante una palese violazione delle norme contenute nel bando di gara.”
