“Fare il medico è diverso da essere medico”. In una frase il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, ieri sera, nella sua dettagliata analisi introduttiva, è riuscito a sintetizzare l’obiettivo “educativo” del tema conduttore scelto per la 4° edizione dell’evento “L’Ordine incontra la città”, vale a dire “Tra tecnologia e prevenzione: il nuovo rapporto tra medico e paziente”.
Anselmo Madeddu ha spiegato come il “dottor Internet” non può assolutamente assumere il ruolo di diagnosta, perché alla base di una diagnosi c’è sicuramente la conoscenza, frutto di anni di studio e di esperienze sul campo, e questa deve essere filtro di ogni informazione, specie quando le notizie vengono spacciate per scientifiche dalla rete.
Quattro cerimonie hanno avviato una staffetta ideale tra vecchia e nuova generazione di medici: la consegna dei caducei d’oro ai medici laureati 50 anni fa, il giuramento d’Ippocrate dei giovani medici, i riconoscimenti ai primari emeriti e la sfida, a cinque, per aggiudicarsi il podio della 3° edizione del Premio Testaferrata.
A vincere questo ambito Premio per i neo-laureati in medicina quest’anno è stata Maria Carmen Ponte, con la dissertazione su “Blood brain barrier: a new target for pharmacological intervention in alzheimer’s disease”.
I primari emeriti premiati, invece, sono stati Antonio Cappellani, neuropsichiatra; Michele Stornello, medico internista e Giuseppe Daidone, nefrologo.
La lectio magistralis è stata affidata, quest’anno, al noto nutrizionista Giorgio Calabrese, che ha sottolineato come accanto ad uno stile di vita sano, improntato su una dieta mediterranea, equilibrata, il segreto della longevità di ogni nazione sta proprio nella preparazione di una buona classe medica