“La regione interverrà immediatamente, senza bisogno di aspettare provvedimenti da Roma, per riparare le infrastrutture danneggiate, e che sono già in fase di verifica”. Così ieri il presidente della Regione, Nello Musumeci, che nel primo pomeriggio si è recato nei luoghi del disastro causato dall’alluvione e dall’esondazione del Tellaro nella zona sud della provincia di Siracusa.
Insieme a lui, nel giro di ricognizione nei luoghi che hanno subito i danni maggiori, nei territori a cavallo tra le province di Siracusa e Ragusa, Calogero Foti, capo del Dipartimento Regionale della Protezione Civile e il Commissario di Governo contro il Dissesto Idrogeologico – Regione Siciliana, Croce e l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera.
Per quanto riguarda i danni subiti dalle aziende agricole sono già stati allertati gli ispettorati agrari di Siracusa e Ragusa per capire qual è il perimetro e fare una ricognizione.
“Entro tre giorni – assicura il governatore – sarà inviata la relazione al governo che potrà così deliberare la richiesta dello stato di calamità. Purtroppo le dinamiche climatiche sono ormai mutate, bisogna prenderne atto e noi non vogliamo farci trovare impreparati. Proprio in questo periodo, abbiamo già avviato la pulizia di tutti i corsi d’acqua maggiormente a rischio della nostra Isola. Una straordinaria opera di prevenzione che non si faceva da trent’anni, cominciata già l’anno scorso e che ha portato all’apertura di quarantacinque cantieri. Contro il dissesto idrogeologico abbiamo speso in quindici mesi 175 milioni di euro e ne spenderemo altri 350 entro il prossimo anno”.
Un pensiero di cordoglio rivolto ai familiari dell’agente della polizia penitenziaria Giuseppe Cappello, travolto dall’esondazione del fiume Tellaro.