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Progetto Scuole arcobaleno, e torna il fantasma Teoria Gender

Progetto Scuole arcobaleno, e torna il fantasma Teoria Gender

Siamo tutti uguali. Donne o uomini abbiamo tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri. Indipendentemente dall’organo genitale che ci ha donato la natura dentro, abbiamo un lato umano che possiamo tranquillamente fare uscire. L’uomo anche se piange o indossa un indumento di colore rosa, non sarà meno virile. Sarà semplicemente un uomo vestito di rosa, anche perchè la virilità è un concetto che deriva da un costrutto sociale.
La donna può ambire a qualsiasi tipo di lavoro, ai più alti incarichi, perchè ha le stesse capacità dell’uomo. Se una donna è molto socievole oppure non ama indossare gonne o vestiti, questo non vuol dire che sia facile o meno femminile, per lo stesso motivo dell’uomo ma al contrario.
I giocattoli non sono nient’altro che oggetti che possono usare tutti per divertirsi. E non succede nulla se una bambina gioca con le macchinine o un bambino gioca con le bambole. Si sta solo giocando. Fa tanta paura detta così? No, è solo tutto quello che sappiamo già.
Ma a tantissime persone questo fa paura perchè è stato tutto tanto sbandierato sotto il termine di “Teoria Gender”.
Ebbene, l’Arcigay di Siracusa ha organizzato il progetto Scuole Arcobaleno per spiegare agli alunni che sono tutti uguali. Non c’è differenza nè tra donne e uomini nè tra omosessuali e eterosessuali. Non c’è neanche differenza tra i loro compagni di classe e quel tipo che se ne sta sempre solo perchè è disabile. Sono tutti uguali. Azzerare ruoli e diversità azzererà i casi di bullismo, che nascono dalla classica mentalità che qualcuno è più forte o furbo dell’altro e si può permettere di usare violenza verso i più deboli.

E’ lavaggio del cervello – scrive l’associazione Osservatorio Gender

La nostra scuola non ha aderito al progetto Scuola Arcobaleno, considerato che non è stato presentato né al collegio docenti, né al consiglio d’istituto per l’acquisizione della delibera – dichiara la dirigente scolastica del Corbino, Carmela Fronte.

Questo progetto è stato un successo – spiega il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini, a Siracusa Post – Dal 2014 non è stato più possibile entrare nelle scuole, finalmente adesso ci siamo riusciti grazie al protocollo sottoscritto con la Rete degli Studenti medi. Insomma, sono stati gli stessi alunni a cercare noi. Da ben 3 anni io presento il progetto all’Istituto Corbino, ma non ho mai avuto risposta, se non complimenti di circostanza sull’idea. I docenti vivono nella paure della reazione dei genitori e molto probabilmente il mio progetto non è stato nemmeno sottoposto al collegio

Ma perchè questo terrore? Arcigay Siracusa aveva anche invitato i genitori ad assistere alle lezioni in classe per dimostrare che non verranno messi smalti, trucchi o rossetti ai maschi. Ma niente, non è bastato neanche questo. I laboratori nelle aule saranno supportati da personale specializzato, e l’intero progetto è curato dalla psicologa Maria Vittoria Zaccagnini, conosciuta in città per la sua professionalità.
E niente, non è bastato neanche questo. Ma insomma cosa serve? Serve un altro caso di bullismo? L’ennesimo del ragazzino vittima del suo compagno più “furbo” che da grande sarà il classico maschio alfa (da evitare come la peste).