Piano piano iniziano a emergere i nomi di coloro che hanno divorziato dal Partito Democratico per sposare la nuova (o vecchia) causa dei Democratici Progressisti. Tra i “rossi” del Pd c’è, anzi c’era, il presidente della circoscrizione Akradina, Paolo Bruno.
Conosciuto da anni per essere in prima linea nella cura del quartiere, stamattina ha dichiarato a Siracusa Post di voler abbandonare il Pd, e seguire il deputato Pippo Zappulla in questa nuova avventura nei Dp. A seguirlo, il neo consigliere del quartiere Epipoli, Ivan Sacco. Quest’ultimo farà il giuramento martedì e comincerà sin dal primo giorno come Democratico Progressista, e non più Partito Democratico.
Scelta totalmente opposta quella del consigliere di Akradina, Silvio Vintaloro, ex segretario cittadino dei Giovani Democratici, che ha abbandonato tempo fa il partito per aderire a Sinistra Italiana. E lì resterà, con buona pace di Bruno.
E’ stata la politica scorretta di Matteo Renzi ad allontanare i giovani dalla politica – spiega Bruno – Noi invece vogliamo puntare sulle nuove generazioni, il futuro di questa città
Commenta il suo addio al Pd
Quest’anno per la prima volta non ho rinnovato la mia tessera al partito. – continua Bruno – Avevo già preso questa decisione prima della scissione, e questo perchè il Pd si è trasformato in un partito dove un solo uomo è al potere. A Siracusa come a Roma. A livello nazionale Matteo che corre da solo e qui, a livello cittadino, Giancarlo Garozzo tira dritto per la sua strada senza tenere conto di nessuno. Per lui il partito non esiste, è lui solo con la sua carica. Per me un partito politico per prima cosa è dialogo. L’altra area del Pd ha tenuto sempre poco in considerazione il parere dell’Area riformista
Entusiasmo e voglia di fare si percepisce in Ivan Sacco, fresco di incarico.
La sfida è difficile – dice – Ma siamo uniti e compatti, e questo pagherà. Il nostro spirito è non coinvolgere chiunque solo per fare numero, ma tirare dalla nostra parte chi davvero ha i nostri stessi ideali. Conosco i componenti di questo movimento ed escludo che col passare del tempo si possa snaturare
Sulle sfide che spettano ai Democratici progressisti, risponde Paolo Bruno
Punteremo – dichiara Bruno – sul rilanciare la città e colmare i vuoti lasciati dall’Amministrazione Garozzo: edilizia scolastica, cura del verde pubblico, manutenzione del manto stradale, sistemare la rete idrica pubblica, potenziare l’igiene urbana e la raccolta differenziata. Vogliamo fare politica, nel vero senso del termine
Oltre a chi ha le idee chiare, c’è pure chi si dichiara indeciso. Su questo interviene Ivan Sacco:
L’indecisione da cosa deriva? Se non si trovano bene nel Pd perchè non escono? Stanno osservando le manovre degli altri per poi decidere?