Boom di iscrizioni a Siracusa nel Partito Democratico. E’ un dato che stride quello che trapela dai palazzi del Pd del capoluogo aretuseo.
Il tesseramento si è chiuso ieri, e i dati non sono ancora ufficiali. Ma dalle prime ricostruzioni pare che soltanto a Siracusa ci sia stato un aumento del numero di tessere Pd di circa il 10% in più. Se l’anno scorso si erano tesserati 804 siracusani, quest’anno pare che siano stati intorno ai mille. Un numero strano e curioso, alla luce della spaccatura che si è appena consumata dentro il Pd.
A fronte di una fetta del partito che esce per aderire ai Democratici Progressisti, il numero di sostenitori del partito non cala, anzi registra numeri al rialzo. Di questo dato, ancora provvisorio, abbiamo chiesto una chiave di lettura al deputato nazionale Pippo Zappulla, ex Area riformista del Pd e primo a ufficializzare la sua adesione a Democratici Progessisti. Zappulla non avrebbe voluto entrare nel merito della questione, ma noi siamo riusciti comunque a strappargli poche parole.
Inizio col dire che tra poche settimane ci sarà il congresso del Partito Democratico – dichiara Zappulla a Siracusa Post – In quest’ottica si spostano pacchetti di tessere anche da un partito all’altro. Gli equilibri dentro il Pd sono drogati, il tesseramento è un processo gonfiato e viziato. I casi di Napoli e Catania insegnano
Il riferimento è chiaro: proprio questa mattina sui giornali nazionali si parla di un’inchiesta che ha portato alla luce un sistema di compravendita delle tessere. Da quello che si legge sui giornali, da Repubblica al Corriere della Sera, alcuni esponenti del Pd di Napoli avrebbero distribuito le tessere gratuitamente a chiunque pur di avere una soglia minima di adesioni.
E’ chiaro – continua Zappulla – che questo accade non solo in un partito come il Pd. Si chiamano pruriti di congresso