Una parola racchiude il senso di questo libro di Fabio Granata, una su tutte, aldilà della ardente narrazione della vorace e indomita esistenza di Fabio, e questa parola è Filia.Già dall esergo di dedica a due amici, mai andati via, e lungo tutto il dipanarsi della storia, noi rintracciamo un filo conduttore che si traduce nel greco sentimento della Filia, l’antico sentire delle affinità profonde, delle comunità di destino, degli amori travolgenti che hanno per oggetto il corpo e oltre il corpo l’anima delle cose.
La Filia che rende possibili impossibili legami tra diversi e rafforza sintesi tra uguali, l’amore per una idea di Terra che è patria da riconquistare sempre. Sembrano storie antiche quelle che Fabio racconta, impastate di sogni e fatte di pensieri di uomini che bruciano e non si lasciano calpestare. Ma, a ben guardare, la storia che Fabio racconta è quella della nostra isola, una storia che lui ha dissotterrato con la passione dell‘ archeologo, la cura quasi sacerdotale di chi ha in consegna un sacrario senza tempo, la goliardica consapevolezza di esserci ora e qui, per giocarsi la partita della Vita.
La Sicilia che Fabio ha raccontato e ha immaginato, che ha contribuito a reinventare, è e rimane il nostro sogno comune, cui vale la pena consegnare i nostri piccoli grandi cuori. Nel tempo e Oltre…
Recensione di Fulvia Toscano Direttore Culturale di Naxos Legge