Il Pd ha finalmente tracciato i confini. Sono stati due giorni intensi, di rotture e di amori ritrovati. Venerdì è toccato a quello che rimane del Partito Democratico spiegare quale sarà la loro veste, i loro obiettivi e quali saranno i nuovi o vecchi attori politici. Stamattina la palla è passata all’ex Area Riformista, ormai Democratici Progressisti. Andiamo per ordine.
In realtà su Siracusa Post avevamo dato in anteprima lo scenario di quello che si stava tracciando. Ci si aspettava che i rossi del Pd, primo tra tutti Pippo Zappulla, ma a seguire anche Turi Raiti e Bruno Marziano sarebbero usciti dal partito. Così non è stato, e proprio ieri le loro motivazioni sono state rimarcate con forza. La scelta di rimanere dentro il partito è frutto della candidatura di Orlando alla segreteria nazionale. Le sfide sono quelle di rilanciare il partito democratico a sinistra, prendendo le distanza da questa amministrazione Garozzo. Un forte legame col partito è stato la molla che ha spinto, e che ha portato alla scelta finale. Evidentemente con un plauso di Alessio Lo Giudice, impegnato da sempre nel tenere unito il partito e cercare di abbattere le differenze che esistono anche tra i renziani.
“Scelta rispettabile quella dei miei amici” – dichiara Pippo Zappulla – “Non ne sono felice, avrei preferito continuare con loro il percorso già iniziato”.
E poi a lui l’arduo compito di snocciolare principi e nomi di questo nuovo movimento, spiegato come un nuovo Ulivo, ma possibilmente con la buona volontà di non ripercorrere vecchi errori.
“Un movimento popolare e plurale contro il populismo e gli uomini soli al comando” – così il deputato nazionale Pippo Zappulla ha presentato stamattina in conferenza stampa il nuovo movimento politico “Democratici Progressisti”.
“Una scelta sofferta, ma convinta. Decido di uscire dal Pd perchè grida vendetta una trasformazione che ha visto scivolare il Pd in un partito-azienda”.
Tra i valori che reggono il movimento: lavoro, giovani e diritti. A livello locale la lotta verte sull’Autorità portuale di Augusta, bonifiche per migliorare la qualità della vita, valorizzazione turistica e lotta alla criminalità. Fino a ora hanno aderito 300 persone.
Il Pd dal canto suo ha provato a non perdere l’Area Riformista. Zappulla dichiara: “Hanno provato a proporci i capilista bloccati, e poi a me personalmente avevano fatto balenare l’idea di fare il sottosegretario. Io ho scelto di rimanere coerente e ho rifiutato. Dentro il pd non ci sono più margini di manovra”.