E’ scontro tra il governo e le regione su una delle misure previste all’interno della bozza del nuovo Dpcm che vedrà la luce tra poche ore: si tratta della chiusura di ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18 nei giorni feriali. Sarebbe, invece, possibile che il governo consenta ai ristoranti di restare aperti la domenica a pranzo.
Nella bozza si prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. E’ consentita fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Tra le altre misure viene raccomandato non spostarsi dal proprio Comune “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Sospensione per teatri, cinema, casinò, sale scommesse.
Le scuole superiori adotteranno una Didattica a distanza pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.
Possibile la chiusura dopo le 21 di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento “fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.
Secondo quanto si apprende, ci sarebbe anche uno stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi.