Il Centro Internazionale di Studi sul Barocco, in occasione del trentennale della sua fondazione, in collaborazione con la Scuola SDS di Architettura di Siracusa ha promosso d’intesa con il Consorzio Universitario Archimede e il Progetto NEPITS, l’importante convegno internazionale “L’Universo Barocco – gli Iblei, Roma e il mondo ibero-americano” (XI Corso Internazionale di Storia dell’Architettura) che si è svolto lo scorso 20-23 ottobre a Siracusa.
L’incontro ha visto la Direzione e Organizzazione Scientifica di Lucia Trigilia, direttore del Centro Internazionale di Studi sul Barocco e membro del comitato scientifico del corso insieme a Leonardo Di Mauro, Marcello Fagiolo, Marco Rosario Nobile. Tutor dell’intera organizzazione del convegno, Simona Gatto.
Alla tavola rotonda sul patrimonio culturale ha preso parte, tra gli altri, la soprintendente ai BB.CC.AA. di Siracusa Rosalba Panvini.
“Un incontro internazionale importante, di cui siamo fieri sia nel Centro Internazionale di Studi sul Barocco che nella Scuola di Architettura di Siracusa, seguito da molti giovani studiosi – riferisce Lucia Trigilia – Molti specialisti della cultura barocca si sono confrontati su vari temi della conoscenza e della valorizzazione del patrimonio del ‘700 degli Iblei, per la prima volta a confronto col mondo romano e ibero-americano. Ancora una volta il Centro Studi siracusano scommette sull’autenticità del barocco siciliano, patrimonio di eccellenza nell’universo barocco” .
Alcuni tra i maggiori esperti di Storia dell’architettura hanno discusso temi riguardanti l’unicità delle diverse e pur correlate aree regionali dell’Universo Barocco. Si sono così inquadrate le eccellenze del Settecento ibleo nel contesto della più ampia civiltà del barocco. Tra elementi di continuità e di originalità, com’è tradizione dei Corsi organizzati dal Centro Internazionale di Studi sul Barocco, si sono messi in luce gli intrecci culturali, gli echi e i modelli romani o di altra provenienza che hanno reso unico e autentico il barocco ibleo “un mondo attraversato dall’Italia e dall’Europa” e non solo. Hanno trovato ampio spazio di analisi temi e problemi legati alla cultura del barocco, dallo schiudersi del barocco romano alla geografia del Barocco nell’Italia del sud – da Napoli e Lecce fino a Malta – nella Spagna e nel mondo ibero-americano. Itinerari di visita curati da specialisti hanno percorso le vie, più e meno conosciute, del barocco ibleo in un contesto paesaggistico di incomparabile bellezza, in cui i tesori delle città e le testimonianze del Sei e Settecento si confrontano con una storia di siti di antichissima origine.
Il Corso è stato riservato, dopo la selezione, a 30 giovani studiosi (laureati in Architettura, Lettere Moderne, Beni Culturali e Belle Arti).
Tra i docenti del Corso: Beatriz Blasco Esquivias (Madrid, Universidad Complutense), Claude Busuttil (Malta, International Institute for Baroque Studies), Elena Cattarini Leger (Unesco, Parigi), Vincenzo Cazzato (Università del Salento), Leonardo Di Mauro (Università Federico II di Napoli), Marcello Fagiolo (già Università di Roma “La Sapienza”), Marco Rosario Nobile (Università di Palermo), Fernando Quiles Garcia (Sevilla, Universidad Pablo de Olavide) e Lucia Trigilia (Università di Catania).