L’Ortigia perde contro la corazzata Recco. Una sconfitta pesante nel risultato (10-3) che chiude il secondo concentramento di Champions.
L’inizio è abbastanza equilibrato, il Recco la sblocca con Di Fulvio, con l’uomo in più, conseguenza di un fallo fischiato all’Ortigia in ripartenza e molto contestato dai biancoverdi. L’Ortigia prova a rispondere ma è ancora il Recco a segnare con Echenique, sempre in superiorità. Per il resto, gli uomini di Piccardo difendono bene e fermano i tentativi dei liguri. Il secondo tempo segue lo stesso trend del primo, con i biancoverdi che cercano di contenere l’azione offensiva del Recco, mentre in avanti non riescono a sfondare. I liguri, però, sono micidiali con l’uomo in più, realizzando con Di Fulvio, Figlioli e Figari. A metà gara, dunque, è 5-0 per gli uomini di Hernandez. La terza frazione si apre con il gol di Younger, al quale, qualche minuto dopo, fa seguito quello di Echenique. Sullo 0-7, l’Ortigia ha una reazione di orgoglio, alza il ritmo e inizia ad essere più precisa con l’uomo in più, con le reti di Napolitano, Vidovic e Di Luciano, interrotte dal sigillo di Luongo. A 8 minuti dal termine è 8-3 per Recco. L’ultimo tempo è in costante equilibrio, con l’Ortigia che si difende bene anche con l’uomo in meno, ma Di Fulvio e Aicardi fissano il risultato sul 10-3 che rimarrà invariato fino alla sirena.
Oggi i biancoverdi rientrano a Siracusa per rituffarsi subito nel campionato. Prossimo impegno a Savona, sabato 12 marzo.
A fine partita, il commento del coach biancoverde Stefano Piccardo: “Quando giochi contro una delle squadre più forti al mondo, devi essere più realista del re. Abbiamo impostato una gara difensiva, perché il Recco prima di questo match viaggiava a una media di circa 16 gol a partita. Ci siamo detti che dovevamo limitarli in certe zone, perdendo magari qualcosa in fase offensiva. La squadra ha risposto bene, sono contento della prestazione. Abbiamo finito l’incontro con Mirarchi con un taglio nell’occhio e Giacoppo con un calo di pressione, abbiamo faticato tanto ad andare dietro loro, però assolutamente bene”.
Il tecnico dell’Ortigia è soddisfatto soprattutto della prova difensiva dei suoi: “Siamo andati molto bene nella fase difensiva, soprattutto con l’uomo in meno. Forse in certe occasioni potevamo andare un po’ più profondi in attacco. però è un buon punto di partenza. Se è vero che la costruzione di una squadra e del suo sistema di gioco avviene attraverso la difesa, sicuramente oggi abbiamo fatto un passo in avanti per migliorare la nostra qualità di gioco”.
A bordo vasca, ha parlato anche Simone Rossi, difensore dell’Ortigia: “Era una partita proibitiva, però noi volevamo dare fastidio, almeno provarci. Siamo entrati in acqua determinati a fare bene. Sono rammaricato per l’atteggiamento degli arbitri. Anzi sono molto arrabbiato, perché ho visto due metri di arbitraggio completamente diversi. Capisco il divario tecnico, ma noi come intensità c’eravamo e non è possibile che non ci viene mai chiamato un fallo semplice in difesa. Mentre in avanti, per prendere un’espulsione bisognava farsi uccidere. A prescindere da questo, comunque, la gara di oggi ci farà crescere, dovremo affrontare tutte le partite con questa cattiveria “.
Il numero 10 biancoverde fa un bilancio di questo secondo concentramento: “Sono deluso per la prestazione con lo Spandau, perché non eravamo noi. Purtroppo mentalmente qualcosa ci ha fermato, sicuramente non ci aspettavamo una squadra così preparata fisicamente e questo ci ha un po’ destabilizzato. Ma abbiamo imparato la lezione. Con Jug e Olympiacos, invece, abbiamo fatto bene per grinta, voglia e ordine tattico. Dobbiamo partire da queste partite. Nel prossimo concentramento di Champions non dovremo sbagliare nulla se vorremo realizzare l’impresa storica della qualificazione”.