Una nuova spallata al Pd siracusano con la richiesta di dimissioni rivolta all’attuale segretario provinciale del Pd, Salvo Adorno.
A formalizzarla ufficialmente sono i 33 componenti dell’Area Dem a cui hanno aderito anche Giuseppe Demma (componente Direzione Regionale), Piergiorgio Gerratana (componente Assemblea Regionale), Vincenzo Pupillo componente Assemblea Regionale e membro di diritto dell’Assemblea Provinciale) e Salvatore Sbona (componente di diritto dell’Assemblea Provinciale).
In un lungo documento i firmatari spiegano le ragioni di quello che definiscono come una situazione di disagio causato dall’immobilismo del partito: “E’ stato un anno nel quale il partito è rimasto fermo, immobile, senza momenti di partecipazione e confronto e senza saper sviluppare un’azione incisiva in grado attrarre consenso. Abbiamo vissuto un anno nel quale nessuna delle sporadiche iniziative assunte dal partito è stata concordata e condivisa; nel quale ognuno si è arrogato il diritto di parlare pubblicamente in nome e per conto del Partito Democratico su questioni sulle quali nessun deliberato degli organi statutariamente eletti era mai stato preso.
Abbiamo vissuto un anno – spiegano ancora – nel quale gli organi che avrebbero dovuto presiedere al corretto funzionamento del partito non sono stati costituiti (la Direzione Provinciale, il Comitato di Tesoreria) o sono stati bloccati (la Commissione Provinciale di Garanzia) per la pretesa di imporre
decisioni dirette a controllarli; nel quale non sono state affrontate e approfondite questioni fondamentali quali le elezioni amministrative nei Comuni e la successiva analisi del voto, con effetti drammaticamente negativi nella tornata del 2020 a partire da quello di non aver neppure presentato una lista di riferimento del PD nelle elezioni comunali di Augusta, secondo centro della provincia per importanza e dimensione.
“In questo anno, a nostro avviso – aggiungono – è stata sprecata una grande opportunità e l’avvio di una nuova fase, che auspichiamo avvenga in modo composto, ci offre la possibilità di costruire un futuro unitario per il partito che vogliamo che deve essere progressista nei valori, riformista nei metodi, radicale
nei comportamenti. Il futuro della nostra provincia e delle nostre comunità non dipenderà, tuttavia, solo dalle buone idee e dalla buona politica ma, oggi più che mai, dipenderà dalle azioni di lotta che sapremo mettere in campo, coinvolgendo le nostre popolazioni. Il nostro partito deve tornare ad essere lo strumento attraverso il quale le istanze dei cittadini e degli elettori arrivino concretamente all’attenzione delle istituzioni e si tramutino in risposte concrete alle loro domande”.
Tutte ragioni per le quali i 33 esponenti dell’Area Dem auspicano una ripartenza e “una nuova fase di ricomposizione ampia e senza preconcetti all’interno del partito”.