“La gara per la concessione del servizio idrico indetto dal Comune di Siracusa contraddice e mina il percorso verso la gestione pubblica intrapreso dall’assemblea dei sindaci dell’Ati con la delibera del 12 Novembre 2020”.
A pensarla così è Left Wing che in una nota a firma di Alessandro Acquaviva: “Fermo restando che nessun Comune , ad eccezione di Buscemi e Cassaro, è autorizzato a gestire in autonomia il servizio, le motivazioni dell’amministrazione Comunale di Siracusa di procedere autonomamente si basano sulla previsione di tempi lunghi per l’adozione del piano d’ambito e dell’affidamento al gestore unico.
Se le cose andassero come prevede il sindaco Italia – spiega – si realizzerebbe una disfatta per l’intera comunità provinciale poichè l’erogazione dei finanziamenti nazionali ed europei per il settore sono vincolati all’attivazione della gestione unica del servizio entro i termini previsti dall’assessorato regionale, ovvero settembre 2021. Tra l’altro, il presidente Musumeci ha fatto trapelare in più occasioni la sua intenzione di affidare il servizio idrico ad un gestore unico regionale per sopperire alle inadempienze dei singoli Ati”.
Da qui l’invito rivolto al primo cittadino “a dare certezze ai dipendenti e ai lavoratori dell’indotto e ad attivarsi per favorire la costituzione, in tempi brevi, della società pubblica consortile.
É fondamentale, inoltre – conclude la nota – vigilare e monitorare la qualita’ delle acque per uso umano distribuite, assodato che il gestore privato ha sin qui dimostrato di non essere in grado di soddisfare i limiti imposti dalla legge, nonostante gli elevati costi di tariffazione per gli utenti”.
