Ripulire da tutti i rifiuti delle innumerevoli discariche abusive che costellano gli oltre 1.700 km di strade provinciali di Siracusa. Secondo il vice-presidente di AnciSicilia, Paolo Amenta, è un progetto realizzabile, attraverso una sinergia tra il Libero Consorzio, responsabile delle strade ma impossibilitato ad intervenire per mancanza di fondi perché in dissesto finanziario, i Comuni e la copertura finanziaria della Regione. Amenta rileva come le montagne di spazzatura non solo offrano uno spettacolo indecoroso, ma mettono anche a rischio la sicurezza e, nel periodo estivo, determinando persino rischi sul piano igienico-sanitario. Un problema datato, al centro di un incontro tra Amenta, il commissario straordinario del Libero Consorzio di Siracusa, Domenico Percolla e i tecnici dell’ex Provincia, proprio sulla necessità di ripulire dalle discariche abusive le strade provinciali, che risale allo scorso anno. In quella occasione Amenta, sulla scorta dell’accordo raggiunto in altre regioni, aveva proposto un’azione sinergica tra Enti, chiamando in causa anche la Regione siciliana. Oggi viene rilanciata la proposta, alla luce anche della richiesta d’incontro che su questo tema l’AnciSicilia ha inoltrato all’Assessorato regionale all’Energia e Servizi di pubblica utilità, per quanto riguarda “una virtuosa cooperazione delle Istituzioni” in tutte le nove province siciliane.
«Purtroppo quello delle discariche abusive lungo le strade provinciali è un fenomeno di degrado che imbarazza – aggiunge il Vice Presidente Paolo Amenta – in particolare per una provincia che vuole investire in turismo, nella bellezza e nella sostenibilità del territorio. Un fenomeno che oltre a deturpare e a creare in estate problemi igienico sanitari nei vari territori comunali, ne mette a rischio anche la sicurezza. Preso atto che l’ex Provincia, oggi Libero Consorzio, pur avendone le competenze non ha i fondi necessari per intervenire e conferire in discarica, l’unica soluzione, come già avvenuto in Puglia tra Regione, Province, Comuni e Anas, è un intervento di cooperazione solidale tra i vari Enti interessati. E allora i Comuni toccati da questo fenomeno incomincino ad inserire le somme necessarie per gli interventi nei relativi Piani finanziari per il servizio di raccolta dei rifiuti, in modo che la spazzatura raccolta dai loro gestori nei tratti che interessano i loro territori, possa essere da loro stessi smaltita in discarica. Naturalmente alla Regione chiediamo di coprire questi maggiori costi, che non devono pesare sulla tariffazione dei cittadini, tramite trasferimenti ai Liberi Consorzi e da questi ai Comuni interessati. Quella della cooperazione tra Enti, anche in termini di controlli con foto trappole, oggi è l’unica strada percorribile per far fronte a questa emergenza, altrimenti arterie come la SP 74 che da Floridia conduce a Canicattini Bagni, attraversando il territorio di Siracusa, continueranno ad essere vere e proprie pattumiere offrendo una immagine del tutto distorta delle scelte di sostenibilità, tutele ambientale e sviluppo turistico che i territori si sono dati. E allora si aiuti il Libero Consorzio a bonificare e a ripulire, ma per fare ciò, per restare alla SP 74, i Comuni di Floridia, Siracusa e Canicattini Bagni devono da subito aggiungere, in quota parte, le somme necessarie nei loro Piani finanziari per lo smaltimento dei rifiuti che verranno raccolti. E come per la SP 74 – conclude Amenta – anche gli altri Comuni per le strade provinciali che attraversano i loro territori, sapendo che questi maggiori costi saranno coperti dalla Regione attraverso il protocollo d’intesa stipulato».