La tensione torna a salire

Siracusa Risorse, nuova protesta ad alta quota

Nuova protesta al alta quota dei dipendenti di Siracusa Risorse

La rabbia mista a preoccupazione ha avuto la meglio ancora una volta nella testa dei dipendenti di Siracusa Risorse, società in house del Libero Consorzio comunale di Siracusa, da 8 mesi senza stipendio e con tante incertezze sul loro futuro lavorativo. Uno di loro così come ha fatto circa 10 giorni fa questa mattina è salito sulla torretta dell’ex Consorzio Agrario per esprimere a gran voce, ancora una volta, tutta la sua disperazione, sua e dei suoi colleghi, oltre cento, che vivono lo stesso dramma. Una decina di giorni fa, avevano anche occupato la sede della ex Provincia regionale in via Roma e lì avevano passato la notte. Avevano anche parlato con il Commissario Arnone, ma ad oggi nessuna novità positiva. Sul posto insieme ai lavoratori il segretario generale dell’Ugl, Galioto, che punta l’indice contro le istituzioni, che a suo dire, sono disinteressate della sorte dei lavoratori.
Domani i sindacati saranno a Palermo in audizione alla Commissione Bilancio e per la prima volta saranno insieme: terziario in rappresentanza dei lavoratori di Siracusa Risorse e funzione pubblica in rappresentanza dei dipendenti della ex Provincia. In tutto 700 lavoratori da tutelare. E il momento è di quelli davvero delicati come ci racconta Stefano Gugliotta della Cgil: ” Il 13 dicembre chiude la tesoreria regionale ed entro quella data l’Ars dovrà varare la manovra correttiva che dovrebbe portare a Siracusa 10 milioni di euro, tanti quanti servirebbero a coprire tutto l’arretrato. Se questa data non sarà rispettata – evidenzia Gugliotta – tutto resterà bloccato fino a febbraio. Ecco perchè – aggiunge – la missione palermitana di domani riveste la massima importanza: chiederemo alla commissione uno scadenziario cronologico ben preciso e chiederemo impegni da sottoscrivere e da rispettare”.