Nulla di fatto nella vertenza tra il Comune di Siracusa e la Sicula Ciclat. I lavoratori, rappresentati da Filcams Fisascat e Uiltucs, reclamano il mantenimento degli impegni assunti e sottoscritti in sede di cambio appalto. E invece, si legge nella nota, nessun impegno è stato rispettato, a partire dal taglio del gap salariale tra lavoratori e per finire alla mancata conferma a tutt’oggi del rinnovo del contratto di lavoro per i 7 lsu. Da qui la decisione assunta dai rappresentanti sindacali di indire l’assemblea generale dei lavoratori per il 10 novembre proprio davanti a Palazzo Vermevio.
Dichiarazione di Stefano Gugliotta, Vera Carasi e Anna Floridia segr. Filcams, Fisascat e Uiltucs Siracusa : “ E’ stigmatizzabile quanto incomprensibile l’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Siracusa nei confronti dei lavoratori che gestiscono l’ufficio che determina le entrate del Comune di Siracusa. E’ questo l’unico Comune d’Italia che non garantisce lo sportello pomeridiano dell’ufficio tributi né l’apertura del sabato, costringendo tanti cittadini a prendere un giorno di ferie per poter interloquire con lo sportello aperto dal lunedì al venerdì solo nelle mattinate; il taglio operato oggi presenta le prime conseguenze con oltre 12.000 pratiche tributarie inevase e conseguente mancate entrate. L’amministrazione con la Ciclat ha sottoscritto un accordo e deve mantenere gli impegni presi, sia in termini di incremento salariale ed orario, che di riconoscimento delle professionalità e di stabilizzazione dei contratti a tempo determinati; in assenza di chiare ed esaustive risposte”.