E’ stata rinviata a data di destinarsi l’approvazione del “Regolamento per l’istituzione e la tenuta del registro della bigenitorialità”. A deciderlo stamattina i consiglieri comunali riuniti in Aula che hanno votato con 11 sì, 8 no e 2 astenuti l proposta di rinvio. Per “bigenitorialità” si intende il diritto-dovere di entrambi i genitori di mantenere un rapporto continuativo con i figli, e proprio per questo nel registro sono contenuti i dati di entrambi i genitori, tra cui la residenza.
“Il Registro – ha detto l’assessore ai Servizi demografici, Grazia Miceli – viene istituito nel superiore interesse dei minori che hanno diritto, come vuole la Convenzione dei diritti del fanciullo di New York del 1989 e come ribadito dalla legge 54 del 2006, ad intrattenere rapporti equilibrati e continuativi con entrambi i genitori”.
La proposta di Registro nasce da un protocollo d’intesa firmato lo scorso mese di dicembre tra il Comune e l’associazione “Io ed il mio papà”, fatto che ha scaturito una discussione tirata fuori da Elio Di Lorenzo, il quale contestava la firma con una e una sola associazione. La discussione a questo punto ha iniziato ad animarsi.
Illegittima e oscena l’unica firma sia per Castagni e Princiotta. Toni critici da parte di Sorbello e Vinci che in una nota congiunta scrivono: “Stamattina abbiamo invano chiesto di avere chiarimenti, avendo come unico obiettivo la tutela dei minori e della dignità dei genitori. – dichiarano – L’argomento non trova neanche il sostegno di associazioni nazionali di genitori separati e a tutela dei minori. Questa amministrazione nulla ha fatto per sostenere le coppie in crisi, prevenendo così separazioni e divorzi. – concludono – Torniamo a chiedere con forza concrete misure a sostegno di tutte le famiglie, anche per sostenere la loro stabilità”
Assolutamente all’istituzione del registro Castellucio laquale ha detto che è legittimo che il Comune firmi accordi con associazioni e che, comunque, la decisione del Consiglio non riguarda il protocollo ma il Registro della bigenitorialità.
Dopo il voto, prima dello scioglimento della seduta, c’è stato spazio ad altre richieste. Di Lorenzo ha chiesto che l’atto sia inviato anche alla commissione Politiche sociali; Castagnino che la proposta venga arricchita del parere dell’Ufficio legale; Alberto Palestro che si verifichi l’eventuale incompatibilità di consiglieri che hanno partecipato al voto, istanza questa ulteriormente rincarata da Tota il quale ha chiesto che della questione venga investita la Procura della Repubblica.