“In un periodo di grave crisi del settore agricolo siciliano, l’assessore all’agricoltura Edy Bandiera dia risposte certe alle aziende che si sono avvalse del PSR Sicilia 14/20. La Regione preveda lo scorrimento della graduatoria della sottomisura 4.2 per le quasi 120 istanze ritenute ammissibili, dato che superando la dotazione di 70 milioni di euro, rischiano di rimanere fuori da quel bando”.
A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri che, con una mozione indirizzata all’assessorato regionale all’agricoltura, impegna il governo Musumeci a far scorrere la graduatoria della sottomisura 4.2 del PSR Sicilia 2014-2020, per dare risposte certe alle aziende che rientrano tra quelle ammesse, ma che rischierebbero di rimanere fuori qualora la Regione Siciliana, emanasse un nuovo bando. Nello specifico, tale misura prevede il sostegno a investimenti a favore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
“La dotazione finanziaria dell’intera misura – spiega Sunseri – è di 148 milioni di euro, una cifra che consentirebbe tranquillamente alla Regione Siciliana di poter far scorrere la graduatoria già esistente, dando così una risposta alle 119 istanze ammesse. Il rischio che insieme al mio gruppo parlamentare vogliamo scongiurare, è quello di un nuovo bando, che sarebbe certamente molto dispendioso per le imprese, che dovrebbero così produrre nuovamente tutta la documentazione che hanno già presentato la prima volta. Ancora una volta – prosegue Sunseri – a causa della burocrazia e di bandi scritti non correttamente, si scoraggiano le imprese e si aumenta il rischio di contenziosi con la Regione Siciliana. Infatti il mancato scorrimento, impedirebbe alle imprese rientranti nell’elenco provvisorio delle istanze ammissibili, di vedersi riconosciute le spese connesse alla progettazione dell’intervento proposto nella domanda di sostegno, inclusi gli studi di fattibilità effettuati nei 12 mesi prima della presentazione della domanda stessa. Insomma – conclude Sunseri – chiedo formalmente all’assessore Bandiera e al presidente Musumeci di dare una risposta a queste aziende”.