Rimettere mano al Codice appalti e tagliare alcuni tempi ritenuti troppo lunghi. Questa la richiesta che l’Ance rivolge al nuovo Parlamento e Governo.
Intanto il primo passo lo fa proprio l’Anche, mettendo online da oggi, il sito www.sbloccacantieri.it in cui verranno inserite le segnalazioni sulle opere che non riescono a partire, che sono ferme, in ritardo o incompiute a causa delle procedure farraginose, della burocrazia asfissiante e delle disfunzioni legate al Codice degli appalti. Sarà disponibile anche un indirizzo mail info@sbloccacantieri.it a cui tutti – amministrazioni, cittadini, imprese edili – potranno scrivere per segnalare casi di opere bloccate.
“I ribassi esagerati, che sono già arrivati a superare la soglia del 35% proprio per le storture del codice degli appalti – dice il Presidente di Ance Siracusa, Massimo Riili – hanno come conseguenza che le opere o restano incompiute o vengono fatte male; inoltre con queste procedure non puó che annidarsi illegalità e corruzione oppure il fallimento delle imprese. Le conseguenze più frequenti sono la mancanza di sicurezza nei cantieri, l’incertezza del salario e i lavoratori in nero: tutto ciò non fa altro che aggravare il già martoriato comparto dell’edilizia”.