Siracusa è la 123esima città, su 137 comuni, più tassata di Italia nel campo dell’artigianato, piccole e medie imprese. A dirlo è il Centro studi Cna nel primo “Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 137 Comuni d’Italia”.
In tutta la Sicilia, nel 2018, si arriverà al dato medio di 63,5% di tassazione, con una media a Siracusa che supera questo numero e si attesta al 65,8%, +2,3% sulla media regionale ed in sostanziale calo rispetto il 2012 (69,5%).
In Sicilia fanno peggio solo Catania (tassazione globale prevista al 2018 pari al 69%), Messina in ex equo (65,8%) e dietro Agrigento (64,2%), Palermo (62,8%), Caltanissetta (62%), Ragusa (61,6%), Enna (60%), chiude Trapani (59,9%)
Il centro studi ha infine calcolato il Tax Free Day, un modo semplice ed efficace per capire fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle piccole imprese.
Il limite oltre il quale inizia il guadagno dell’impresa è il 27 Agosto. Anche qui, il risultato è tra i peggiori d’Italia e va peggio solo a Catania (8 Settembre ).
Alla luce di questi dati il Cna risponde alla domanda: “nel 2018 quanto resta alle imprese?”.
Tutti i calcoli dell’Osservatorio sono stati fatti tenendo a riferimento come modello un’impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d’impresa di 50mila euro/anno.
A conti fatti il risultato è sconcertante, il reddito disponibile previsto per il 2018 è infatti pari a 17.076 €, anche se in crescita rispetto al 2012 quando era pari a 15.227€ (+1.849,00€).
Le proposte di Cna Siracusa già avanzate al governo nazionale sono:
– Imu. Ridurre il peso dell’imposta sugli immobili strumentali d’impresa quando vengono utilizzati per l’attività produttiva.
– Irpef. Rivedere la tassazione delle imprese personali e degli autonomi, riducendo l’aliquota all’aumentare del reddito dichiarato (chi più dichiara, meno paga);
– Deducibilità Imu. Rendere pienamente deducibile l’Imu dal reddito d’impresa e dall’Irap;
– Rifiuti – Bisogna rendere obbligatorio per i comuni la previsione di tariffe commisurate alle quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica eliminando la tassazione dei luoghi di lavorazione ove si paga già il conferimento di rifiuti speciali a ditte specializzate;
– Gli adempimenti: troppi e complicati. Vanno semplificati e ridotti gli adempimenti, sia a livello centrale sia a livello locale, che determinano costi indiretti sulle imprese, minore produttività e minore competitività.
“La verifica – commentano Gianluca Bottaro presidente comunale di Cna Siracusa e Gianpaolo Miceli vice-segretario – ci racconta di un territorio con una tassazione estremamente elevata e con una graduale riduzione di reddito d’impresa. In una fase come quella che viviamo non possiamo che denunciare l’aumento tributario nei confronti delle imprese vessate da tantissimi tributi e decine di adempimenti burocratici. Adesso auspichiamo che tutti i livelli di governo a partire da quello Nazionale si accorgano delle piccole imprese dando loro l’attenzione che meritano riducendo la pressione fiscale ed evitando una desertificazione d’impresa rischiosissima per il territorio e per il paese”.