Aumentare il costo del pedaggio della Ragusa-Catania. Questa la proposta alla quale i sindaci, riuniti questa mattina in conferenza a Francofonte, hanno detto di “No”.
Una riunione alla quale hanno partecipato il sindaco di Francofonte Salvatore Palermo, di Carlentini Giuseppe Basso, di Vizzini Vito Saverio Cortese, di Licodia Eubea Giovanni Verga, di Chiaramonte Gulfi Sebastano Gurrieri e Roberto Sica del comitato RG/CT. Assenti i sindaci di Catania e Ragusa.
Non solo, ma hanno spiegato come l’aumento del prezzo sarebbe impossibile allo stato attuale delle cose.
Tutti d’accordo, hanno messo nero su bianco, il loro impegno nel “denunciare all’opinione pubblica qualsiasi tentativo di interrompere il corretto andamento della procedura” – si legge in un documento firmato dai sindaci.
“Il contributo pubblico e privato – continuano – è stato definitivamente blindato con le procedure definite nelle sedi istituzionali: in tal senso l’Anas con due Leggi nazionali dispone di oltre 149 milioni di euro e la Regione Siciliana di oltre 217 milioni di euro di fondi PAR/FAS 07/13. Tali finanziamenti sono stati riconfermati già a fine 2017.
Ci stupisce quindi, mentre l’attenzione è concentrata sulla chiusura della procedura, che qualcuno cerchi di spostare l’attenzione su cose già fatte e assodate anche in modo tendenzioso.
Ricordiamo che i ritardi che si sono registrati in questo insopportabile lungo tempo trascorso, sono stati pagati a caro prezzo con decine di morti.
I rappresentanti istituzionali dei territori interessati impediranno ogni strumentalizzazione e interferenza di qualsiasi provenienza essa sia; i sindaci hanno reciprocamente preso impegno che si costituiranno nelle sedi opportune a fianco dei cittadini che per l’attuale situazione del percorso, dovessero da qui in avanti, patire danni e perdite di vite umane.
Per quanto detto i fatti confermano e ci inducono a proseguire con serenità e maggiore ottimismo le ultime fasi della procedura e manterremo fede, così come sempre fatto, ad informare l’opinione pubblica sullo stato dell’arte e su eventuali iniziative che si rendessero necessarie per sventare qualsivoglia strumentalizzazione e auspichiamo – concludono – che le Istituzioni, comprese quelle regionali, ci siano a fianco in questo ultimo sforzo per il compimento della procedura”.