Arresti anche nel Siracusano

Auto rubate e rivendute a pezzi sul web

Auto rubate e vendute su web, 6 arresti in Sicilia

E’ stata battezzata “Ricambio sicuro” l’operazione scattata all’alba a Ragusa. La Polizia stradale ha dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Ragusa, su richiesta della Procura, nei confronti di sei persone di Catania, Siracusa e Ragusa, componenti di un gruppo criminale specializzato nella ricettazione e nel riciclaggio di vetture in tutto il territorio nazionale. Sono centinaia di migliaia la parti di carrozzeria trovate e riconducibili a 43 vetture rubate, poste in vendita sul web.

Sono otto complessivamente gli indagati, di cui cinque sottoposti agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di firma. Perquisite sei abitazioni, due negozi di ricambi a Pozzallo e Rosolini, tre magazzini a Ragusa, Rosolini e Noto. Sequestrate parti meccaniche e di carrozzeria di 43 auto rubate negli anni 2015 e 2016 (37 in provincia di Catania, 5 in provincia di Siracusa e una in provincia di Bari): valore complessivo delle vetture rubate circa 500.000 euro. Il giro d’affari e’ stato quantificato in circa 25.000 euro mensili. A 4 componenti del sodalizio criminale viene contestata anche l’associazione per delinquere. L’ordinanza e’ stata emessa dal Gip di Ragusa Claudio Maggioni, su richiesta del procuratore Carmelo Petralia e del sostituto procuratore Gaetano Scollo. Le indagini della Polizia Stradale di Ragusa, dirette dal vice questore aggiunto Gaetano Di Mauro, hanno preso avvio a febbraio 2016, a seguito di un esposto di un cittadino che aveva riconosciuto in un sito internet alcune parti della propria vettura. Le attivita’ investigative successive, con intercettazioni, pedinamenti e acquisizioni documentali, hanno consentito di individuare tutti i componenti del gruppo e le quattro localita’ dove venivano smontate le vetture e catalogati i pezzi. Dopo essersi procurati le vetture rubate nel catanese, ricettavano i ricambi attraverso la vendita al dettaglio e, soprattutto, sul web in tutto il territorio nazionale. Sono 3.800 gli annunci di vendita ricambi “postati” sui siti piu’ importanti di vendita on line. Dalle intercettazioni e’ emerso che gli indagati, oltre a vendere le parti dei veicoli, prendevano nota delle richieste degli utenti e, attraverso i due catanesi arrestati, si attivavano per richiedere le auto di interesse, rubate, garantendo la consegna del ricambio richiesto, attraverso ditte di spedizione. Sono ancora in corso le attivita’ di riscontro sui pezzi venduti e dotati di punzonatura in tutto il territorio nazionale, con l’ausilio degli omologhi uffici di polizia stradale, al fine di procedere al loro recupero. Nel territorio di Novara e’ stato verificato e recuperato il motore di una Fiat 500 rubata a Catania. Sottoposti agli arresti domiciliari Rosario Migliore, 50 anni, Filippo Maltese, 43 anni, Gianluca Ricciardi, 36 anni, Patrizia Roccasalvo, 49 anni, e Salvatore Vaccaro, 46 anni; destinatario della misura dell’obbligo della presentazione un 50enne di Rosolini. Altri due indagati: un ragusano di 38 anni, per aver consentito di far sezionare una Fiat 500 rubata, presso un suo capannone a Noto e aver sottratto, smontandola in piu’ pezzi e rivendendola, una Porsche Cayenne, sulla quale gravava il fermo amministrativo della Serit; e un rosolinese, di 44 anni, per aver consentito di smaltire presso i suoi locali altre vetture.