l'intervento

Caos nel Pd siracusano, Salvo Baio: “Partito lacerato. Senza un reale cambiamento, futuro tormentato”

Caos nel Pd siracusano, Salvo Baio: "Partito lacerato. Senza un reale cambiamento, futuro tormentato"

Le forti fibrillazioni in atto nel Partito Democratico di Siracusa sono chiaramente sintomo di un malessere che serpeggia da tempo e che restituisce l’immagine di un partito disorientato che sembra aver perso di vista anche la propria identità.
La scorsa settimana il documento di Left Wing, che lamenta “immobilismo” e “incapacità della sua classe dirigente di esprimere politiche innovative in grado di essere comprese e condivise anche dallo stesso elettorato dell’area di centrosinistra”, ieri il colpo di grazia dell’area Dem, che arriva a chiedere le dimissioni del segretario provinciale, Salvo Adorno.
Sul documento esitato ieri dall’area Dem, abbiamo chiesto l’opinione di Salvo Baio, che da circa un mese si è autosospeso dal partito:
“C’è un passaggio nella mozione presentata dalla minoranza del Pd che dà la misura della distanza tra realtà e buoni propositi. “Vogliamo costruire un partito” è scritto nella mozione “una comunità ispirata da valori comuni, che pratichi l’ascolto reciproco, la collaborazione, l’amicizia.” Come si fa a praticare l’amicizia in un partito spaccato in due e in cui le correnti interne stanno distruggendo l’idea stessa di comunità? Chi l’ascolta un partito ossessionato dalla conquista di postazioni interne e di candidature?
Nella mozione viene citato il caso delle elezioni amministrative di Augusta dove il Pd non ha nemmeno presentato una lista col proprio simbolo, combinando un vero e proprio pateracchio politico. Ma non quello di Lentini dove il Pd, assieme ad Articolo Uno, sostiene un candidato sindaco espresso dalla destra destra. Altro pateracchio politico, per giunta condiviso dalla maggioranza e dalla minoranza.
Un partito che non ha saldi orientamenti politici sulle alleanze alimenta sfiducia e sbandamento e finisce per offuscare il proprio profilo identitario.
Personalmente sosterrò, per ragioni di coerenza e di lealtà, Salvo Adorno, pur ritenendo che, senza un radicale cambiamento, che non vedo all’orizzonte e che l’attuale maggioranza che guida il partito non è in grado da sola di garantire, il Pd siracusano avrà una vita sempre più tormentata”.
Appare chiaro, anche da questo intervento, uno stato di profonda lacerazione interna al Pd, dove a prevalere sembrano essere le logiche di corrente.