I SINDACATI

Cgil, Cisl e Uil: “Nuovo ospedale, politica lenta”

Siracusa, si butta giù dal primo piano dell'Umberto I: è in prognosi riservata

Una bacchettata alla politica, per aver lasciato in sospeso il progetto legato all’ospedale che potrebbe portare uno scossone all’edilizia, e qualche posto di lavoro in più. A sollecitare una nuova azione per potenziare i presidi ospedalieri sono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – Roberto Alosi, Paolo Sanzaro, Stefano Munafò.
I tre in una nota, inizialmente, ripercorrono gli ultimi anni di questo lungo percorso: “Prima l’ipotesi del project financing – scrivono in una nota – (che avrebbe comportato l’esborso di ingenti somme) con interessi non del tutto limpidi che hanno comportato lo spreco di ben 8 anni di euro, poi – nel 2011 – l’annuncio dell’Assessorato regionale della Salute dell’inserimento del nuovo ospedale di Siracusa nel piano poliennale opere pubbliche, con un finanziamento di 104.500.000 euro a carico dello Stato a cui dovevano aggiungersi 5.500.000 euro di cofinanziamento regionale e 30.000.000 di euro da alienazione di beni immobili di proprietà dell’Azienda Sanitaria Provinciale; poi – nel luglio 2012 – il parere positivo del Ministero della Salute alle proposte dell’Assessorato regionale della Salute, che ricomprendevano il finanziamento di cui nel frattempo si erano perse le tracce. Negli anni a seguire solo un indecoroso balletto di scomparsa e ricomparsa del finanziamento e soprattutto l’inserimento di un granello di sabbia, apparentemente insignificante, nel delicato ingranaggio: l’area di edificazione della struttura. Una querelle che non ha permesso l’avvio di esproprio dei terreni. Un altro treno perso con la cancellazione del nuovo ospedale, almeno nel primo stralcio di finanziamento ministeriale, dalle opere finanziabili (con il dirottamento delle somme a progetti immediatamente cantierabili)”.
Per arrivare quindi agli ultimi mesi: “Abbiamo appreso – annunciano – che prima la Commissione Urbanistica e poi il Consiglio Comunale hanno deciso di individuare nell’ex Ospedale Psichiatrico l’area su cui costruire il nuovo ospedale. Non sappiamo se in quell’area opera effettivamente un vincolo di interesse culturale come sostenuto dalla Sovrintendenza o se tale scelta non sia praticabile – come dichiarato dall’Asp di Siracusa – per la mancanza di una sufficiente area libera, a meno di non dover ricorrere alla demolizione di padiglioni di recente ristrutturati o dove sono già previsti finanziamenti per la ristrutturazione (che conseguentemente andrebbero persi). – continuano – Ciò che sappiamo, e che i cittadini e i lavoratori di questa provincia devono sapere, è che la politica ancora una volta non riesce a dare nessuna certezza sui beni fondamentali che ci rendono “persone”, ovvero salute e lavoro”.
Su questo i segretari di Cgil, Cisl e Uil ritengono indifferibile una levata di scudi a tutela dei diritti dei cittadini siracusani.
“Sulla politica, – concludono – oggi più più che mai, grava l’onere di recuperare quei finanziamenti. Noi, come sempre, faremo la nostra parte, e come sempre saremo al fianco di chi vuole realmente lavorare per questa provincia”.