Il Consiglio Comunale di ieri sera si chiude con l’approvazione (con 11 sì e 7 astensioni) del debito fuori bilancio per l’esproprio dei terreni sui quali sorge la palestra Akradina che ammonta – tra indennità di esproprio e di occupazione, relativi interessi e spese legali – a poco meno di 192mila euro.
Bocciata (con 7 sì e 12 astensioni) invece la modifica del regolamento su taxi e noleggio con conducente, proposta da Salvatore Castagnino e Stefania Salvo: l’intenzione era quella di cancellare la presenza di un membro esterno all’Amministrazione nella commissione che assegna le licenze.
La seduta è stata sciolta per mancanza del numero legale, così da dover necessariamente rinviare a prossima seduta gli altri 4 punti all’ordine del giorno: ammodernamento di un deposito per prodotti agricoli in contrada Santa Teresa Longarini, modifica al regolamento sui centri anziani, la presa d’atto del regolamento distrettuale sull’assistenza agli anziani, il dibattito sul servizio idrico il cui contratto di gestione scade il 31 dicembre.
Alcuni di questi potrebbero essere trattati già nella riunione prevista per giorno 29.
Proprio l’assenza di alcuni dirigenti e assessori ha scaldato gli animi dei consiglieri, come Salvo Sorbello “questa situazione non può passare sotto silenzio”, ha detto.
La consigliera Simona Princiotta ha abbandonato l’aula in segno di protesta. A seguirla sono stati Enrico Lo Curzio, Alfredo Boscarino, Dario Tota ed Elio Di Lorenzo.
Per la prosecuzione dei lavori, invece, si sono pronunciati Cosimo Burti, Stefania Salvo, Gaetano Firenze e Carmen Castelluccio che, dichiarandosi contraria alle assenze di massa, condanna ancor di più le assenze per protesta.
E infine la denuncia di Salvo Sorbello che vede una cattivo funzionamento delle commissioni, in particolare quella dei servizi sociali, ancora senza presidente. Sorbello chiede che sia Santino Armaro a convocare l’elezione del presidente, ma è lo stesso Armaro a ricordare che questa soluzione non è prevista dai regolamenti. Firenze si spinge ancora più in là e chiede che sia il presidente dell’Assise a dichiarare decaduti i componenti e formulare una nuova composizione.