Una forte ingiustizia nei confronti dei dirigenti scolastici di 9 regioni d’Italia, circa 600 persone, coinvolta anche la Sicilia con ben 300 unità.
Sarebbe uno sgarbo previsto dalla legge 107 del 2015, secondo quello che sostiene il deputato nazionale Giuseppe Zappulla, che di fatto punisce la carriera dei dirigenti.
“A differenza – scrive Zappulla in una nota – di altre lavoratrici e lavoratori nelle stesse identiche condizioni e percorsi professionali che hanno partecipato ad analoghi concorsi del 2004 e del 2006 queste 600 unità afferenti al concorso del 2011 sono stati inopinatamente e incredibilmente esclusi per avere pendenze di contenzioso all’atto di entrata in vigore della stessa L. 107 del 2015. Una discriminazione incomprensibile e senza alcun riferimento con le leggi e i diritti costituzionalmente sanciti e garantiti”.
Zappulla assicura che sono state tentate varie strade in vario modo, ma ogni tentativo è stato vano. Ma una possibilità di correre ai ripari esiste, e questa si chiama Milleproroghe.
“In queste ore – dice Zappulla – è stato presentato uno specifico emendamento al Senato al decreto Milleproroghe che con il sostegno trasversale dei partito di governo e di opposizione potrà trovare positivo accoglimento. Chiediamo, quindi, – Dopo anni trascorsi tra incertezze, vuoti legislativi, ricorsi al Tar, prove annullate e sostenute di nuovo ma ancora annullate per varie irregolarità chiediamo al Ministero e al Ministro Fedeli di intervenire per trovare una trasparente e definita soluzione al problema, una delle tante zone d’ombre della Buona scuola che meritano di essere adeguatamente illuminate”.