“Una città che compie passi indietro su tutto, un’amministrazione comunale incapace di tutelare le fasce più deboli della popolazione ha inevitabilmente fallito la propria missione”. Non ci sta l’onorevole Edy Bandiera, e inizia con queste parole una lunga nota di polemica.
“In una Siracusa che arretra giorno dopo giorno di più, che riduce progressivamente il numero dei posti a disposizione delle famiglie negli asili nido pubblici, che non tutela il diritto alla socialità degli anziani, immaginare un futuro diverso dal cupo presente, che sia invece di riscatto e di crescita, è decisamente impossibile. Da una giunta che abbatte senza ragione veramente plausibile uno dei ponti di collegamento tra Ortigia e la terra ferma, riducendoli da tre a soltanto due, che cancella una evento commerciale storico, legato alla nostra tradizione, come la Fiera dei Morti che, impassibile, assiste alla chiusura e diminuzione di imprese commerciali e artigianali, è lecito aspettarsi solo disattenzione, scelte sciagurate e ulteriori passi indietro” – dichiara Bandiera, coordinatore di Forza Italia per la provincia di Siracusa.
“Il comune ha il dovere di trovare immediatamente una soluzione anche all’ultimo grave pasticcio combinato, questa volta a danno degli anziani siracusani – prosegue Bandiera –. La chiusura di uno dei centri diurni cittadini per anziani, di via Monte San Vito 6, nel quartiere Epipoli, che conta centinaia di iscritti, e che riduce in città i presidi di incontro e socialità di una fascia di popolazione particolarmente fragile, quale è quella degli anziani. Dismesso all’improvviso l’immobile che ospitava il luogo di incontro e convivialità, e senza alcuna pronta soluzione alternativa, nonostante il fatto che l’amministrazione fosse al corrente da più di un anno che i proprietari ne chiedevano il rilascio. Un’amministrazione anche soltanto normale e ordinaria, avrebbe dovuto avviare, da subito, procedure trasparenti per reperire un altro immobile da adibire a centro diurno per anziani e invece il nulla del nulla e tutto ciò crea un danno enorme a decine e decine di persone, che proprio in quel luogo trovavano occasione di socialità”.
“Cosa accadrà adesso? E’ una trovata “geniale” per risparmiare qualche euro di affitto sulla pelle degli anziani a cui va anche dato il merito, vista la disattenzione del comune, di autotassarsi per tutte le attività settimanali del centro? Oppure, in fretta e furia si locherà un nuovo immobile by-passando procedure trasparenti? Il Sindaco Garozzo e l’Assessore alle Politiche Sociali si attivino senza perdere altro tempo, fornendo risposte concrete, individuando locali idonei e predisponendo la riapertura immediata. Personalmente, non assisterò in silenzio a questo stato di cose e, in mancanza di risposte rapide e concrete, che attendo nei prossimi pochi giorni, preannuncio sin da subito, la mia battaglia a fianco degli anziani del quartiere” – conclude.