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Elezioni amministrative a Siracusa e provincia, il Partito Democratico tira le somme e scioglie i nodi

Elezioni amministrative a Siracusa e provincia, il Partito Democratico tira le somme e scioglie i nodi

Il punto della situazione per quanto riguarda le varie candidature dei comuni in provincia di Siracusa, e poi focus sul capoluogo. Questi i punti all’ordine del giorno trattati in sede di direzione provinciale del Partito Democratico, ieri sera all’Hotel del Santuario. E’ un partito che piano piano sta recuperando l’orgoglio, ripetendo a sè stesso la sua identità: chi era e chi potrebbe essere.

In quasi tutti i comuni della provincia, in vista delle prossime elezioni amministrative, il Pd è riuscito a compattarsi tranne in qualche caso estremo, come ad esempio quello di Francofonte dove pare che parte del partito abbia intenzione di sostenere un altro candidato a tal punto da far fare un passo indietro all’attuale primo cittadino, Salvatore Palermo, che inizialmente aveva avanzato il desiderio di un’altra corsa elettorale.
Per il resto unità vantata a Lentini, con il candidato Giuseppe Stefio che ha fatto fare pace a tutte le anime del partito. Senso di fierezza per la candidatura di Alessandro Biamonte al Comune di Priolo Gargallo, non solo per il profilo aderente al partito, ma anche per la capacità di Biamonte di aver ricompattato il centro sinistra.
A Buccheri conferma la sua corsa Seby Bernardo, mentre a Buscemi la situazione è in via di definizione, così come a Palazzolo Acreide

Disegno molto più certo nel capoluogo, dove il partito non ha dubbi: il candidato perfetto è Fabio Moschella. Quest’ultimo è sostenuto da quattro liste: Siracusa Futura, Prossima, Presenza cittadina e la lista del Pd.
Lontano l’attuale sindaco Giancarlo Garozzo che sostiene l’attuale vice, Francesco Italia.

I nostri tentativi di accorpare il centro sinistra, tirando dentro Italia e Giovanni Randazzo (candidato con una lista civica sostenuta dal Partito Comunista e Potere al Popolo), sono molto seri – commenta Alessio Lo Giudice, segretario provinciale del Pd

Continuerò a dialogare con loro fino al 16 maggio (termine ultimo per la presentazione delle liste) – continua Fabio Moschella.

L’obiettivo, Moschella l’ha detto chiaro e tondo in direzione, è di fermare la corsa di Ezechia Paolo Reale.

Il loro – ha detto Moschella – è un patto di potere, il nostro un patto per la città. Loro dicono di essere innovativi, ma i nomi coinvolti non lo sono, a partire da Bonomo, passando per Gennuso, Prestigiacomo e per finire con Cutrufo

E poi critiche al programma elettorale di Reale, definito da Moschella “un miracolo berlusconiano”, lasciando intendere l’impossibilità di realizzare i buoni propositi scritti da Progetto Siracusa.

Infine l’ultima nota, quella più dolente per un partito che vuole ritrovare l’unità, e cioè i guazzabugli in termini di legalità che stanno affrontando i comuni di Noto e Pachino. Il segretario provinciale, a nome dell’intero partito, tira completamente le difese dei due sindaci, rispettivamente Corrado Bonfanti e Roberto Bruno.

L’Amministrazione a Noto è una delle migliori degli ultimi anni – ha detto Lo Giudice

E poi la lunga parentesi su Roberto Bruno, il quale ha visto piombare sul Comune una commissione Prefettizia per verificare eventuali infiltrazioni mafiose.

Bruno mi ha chiesto di essere sospeso dal Pd – ha annunciato Lo Giudice – Sicuramente si tratta di un atto d’amore nei confronti del partito, ma l’amministrazione Bruno è un presidio di legalità a Pachino. Per questo chiedo a Bruno di ripensarci perchè per noi la sua Amministrazione è motivo di vanto