“Democrazia tradita” a Siracusa dopo la decadenza del Consiglio comunale per la mancata approvazione del bilancio.
A pensarla così è il leader di Progetto Siracusa, Paolo Ezechia Reale, che sferra un forte attacco alla “legge in vigore in Sicilia, dove – afferma Reale – se il consiglio vota contro il ‘potere’, viene mandato a casa”. Ma la cosa grave, secondo Reale è che quanto accaduto a Siracusa non abbia suscitato nessuna reazione e quando un governo non guarda alla tutela della democrazia – afferma – io mi spavento”.
Sulla scelta del sindaco Italia di costituirsi contro il ricorso di 11 consiglieri comunali al presidente della Regione, Reale è altrettanto netto: ” Io al suo posto – spiega – avrei chiesto il ritorno del Consiglio comunale”. E sulla spiegazione data da Italia circa il rischio di perdere i finanziamenti, Reale ha detto che “esiste il principio di conservazione degli atti amministrativi”.
Ecco perché Reale preannuncia l’intenzione, se fosse ancora possibile, di affiancarsi agli altri 11 consiglieri nel ricorso al presidente della Regione.