Zero tagliato per Siracusa e provincia in fatto di export alta tecnologia. Il capoluogo aretuseo viene bocciato in quello che risulta un commercio ancora troppo distante da una Sicilia rimasta indietro. Pagella nerissima anche nel resto dell’Isola, con Palermo, Messina, Ragusa, Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Enna, che totalizzano tutte una percentuale dello 0,0%.
Unica eccezione Catania che si piazza al 15° posto, dopo la città di Bologna con una percentuale export su scala nazionale dell’1,5%.
Dunque non proprio dei migliori i dati siciliani per quanto riguarda l’export hi-tech, confermando invece la maggiore competitività di città come Milano o Roma.
Questi i dati riportati da uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Milano, nel quale si evidenzia ancora una spaccatura Nord e Sud dello Stivale. Il primo corre verso l’innovazione, il secondo a stento cammina.
Apparecchi per le telecomunicazioni e computer fanno girare l’economia del Nord Italia per oltre 300 milioni. Le mete di esportazioni? Soprattutto Stati Uniti (409 milioni, +68%). Quasi 300 milioni l’export verso Germania e Svizzera. Crescono molto il Regno Unito (171 milioni, +49%) e Giappone (132 milioni, + 45%).
Andando a Sud, la prima città dopo Napoli a totalizzare una buona percentuale è Bari,dopo Firenze i cui dati sull’ export dal I semestre 2016 fino al I semestre 2017, portano a un 2,6% di peso sul totale nazionale.