Istituito il Fondo di solidarietà regionale della pesca e dell’acquacoltura con un disegno di legge ”Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per la promozione dell’economia del mare. Disciplina della Pesca Mediterranea in Sicilia” presentato dal Governo Regionale al Parlamento Siciliano e approvato all’unanimità oggi pomeriggio.
Esprime soddisfazione l’assessore regionale al ramo, Edy Bandiera: “Potremo risarcire la famiglia Sapienza, l’azienda di acquacoltura Acqua Azzurra di Pachino e le altre imbarcazioni siciliane, affondate o gravemente danneggiate dal maltempo. Il fondo – aggiunge – è destinato ai familiari delle imprese di pesca e alle aziende di acquacoltura, colpite da naufragi e danni, legati al maltempo e alle avversità meteo marine. Viene stanziato un milione e cinquecentomila euro per le imprese di pesca e acquacoltura affondate o gravemente danneggiate, consentendogli di potere ripartire dopo accadimenti che, di fatto, hanno ostacolato ogni attività ed opportunità”.
“La pesca – dichiara la componente della Commissione Attività produttive, Rossana Cannata – è un settore trainante in Sicilia e, dopo 18 anni di silenzio normativo, abbiamo finalmente un testo, di cui ho seguito l’iter in terza Commissione, che tutelerà e valorizzerà l’identità e la specificità della pesca mediterranea, promuovendo le attività legate all’economia del mare. Un sistema di norme chiaro – conclude la Componente della commissione Ue – per salvaguardare i nostri pescatori, i nostri apprezzatissimi prodotti ittici, per preservare il patrimonio culturale dei borghi marinari, delle tonnare fisse, modernizzare e innovare le imprese ittiche, consentendo lo sviluppo delle infrastrutture di filiera”.
“La legge sulla Pesca Mediterranea – commenta il deputato regionale del Pd, Giovnni Cafeo – riguarda molti degli aspetti legati all’attività ittica, come la tutela dell’identità e la specificità della pesca mediterranea e la modernizzazione, innovazione e valorizzazione delle attività degli imprenditori ittici, senza dimenticare la valorizzazione delle tradizioni dei borghi marinari, con l’istituzione di un registro dedicato”.