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Fruizione beni culturali, Siracusa primeggia tra il peggio

Fruizione beni culturali, Siracusa primeggia tra il peggio

Il meglio del peggio. Non è la prima volta che Siracusa arranca ai primi posti dei peggiori. Era successo per lo sviluppo commerciale di Pantalica esattamente un anno fa, e la storia si ripete.
L’Area Archeologica della Neapolis risulta al terzo posto per numeri di visitatori in Sicilia (571.520), preceduta solo dalla Valle dei templi di Agrigento (656.538) e dal Teatro Antico di Taormina (748.583). Sono questi i numeri pubblicati dall’Assessorato ai Beni culturali della Regione siciliana.
Piovono critiche per la gestione della Zona Archeologica siracusana: erbacce, sporcizia e degrado sarebbero i protagonisti del sito, più ancora dei beni culturali. A denunciarlo, oltre i tanti cittadini, anche il Movimento Cinque Stelle e Fabio Granata.
Ma nonostante questo per i turisti, Teatro Greco, Orecchio di Dionisio ecc.. sono tappe obbligate. Anzi, rispetto al 2015 il 2016 è stato un anno più propizio, con oltre 70mila visite in più. Quasi raddoppiate le visite anche al Castello Maniace, forse riscoperto negli ultimi anni anche dai cittadini. Stessa cosa non si può dire per il Museo Bellomo (che è passato da un numero di 23.072 a 21.184) e del Castello Eurialo (da 10.547 a 6.031). Rimangono praticamente invariati i numeri di accessi al Museo Paolo Orsi, anch’esso nell’occhio del ciclone per condizioni strutturali.
Ma nonostante questo di turismo in Sicilia non si vive, perchè il ricavato dalla cultura è troppo basso: tutta la Sicilia incassa meno del solo sito di Pompei, e cioè all’incirca 23 milioni di euro. Insomma, aumentano le visite ma non gli introiti economici