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Hiv, la provincia aretusea al primo posto diffusione

Hiv, Siracusa maglia nera per la diffusione del virus

E’ un triste primato quello che vede la provincia di Siracusa in testa alla classifica siciliana per diffusione del virus dell’Hiv. Secondo un rapporto dell’assessorato regionale della Salute, all’Ospedale Umberto I sono stati registrati 143 casi dal 2009 al 2015. Un numero altissimo, in particolar modo se rapportato a quello del Policlinico Giaccone di Palermo che ne registra 208 (vedi Tabella allegata). Siracusa si aggiudica così il primato assoluto per incidenza dei casi per centomila abitanti.
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Al secondo posto di questa triste classifica troviamo l’Ospedale Garibaldi di Catania, che pur avendo meno pazienti rispetto a Palermo, conta ben 204 casi. Le differenze potrebbero essere dovute a una maggiore diffusione dell’infezione o a una maggiore propensione ad eseguire il test.

Per l’anno 2016 i dati sono ancora parziali, però abbiamo già registrato 32 casi fino a novembre più altri due solo nei primi sei giorni del mese di dicembre – spiega a Siracusa Post la dottoressa Antonina Franco, responsabile dell’unità operativa AIDS dell’Ospedale Umberto I di Siracusa – Il dato è allarmante, ma prevenire è possibile. Sono stati fatti tanti progetti di sensibilizzazione anche all’interno delle scuole, ma ancora c’è tanto da fare. La percentuale di prendere il virus è bassissima se si riuscisse a badare alle regole di prevenzione

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L’infezione si trasmette esclusivamente mediante: rapporti sessuali non protetti (mancato utilizzo del preservativo), esposizione parenterale a sangue infetto (scambio di siringhe, trasfusioni) oppure per trasmissione verticale (durante la gravidanza, il parto e l’allattamento). Sempre in riferimento all’anno corrente sono i maschi più esposti al virus con 21 casi, rispetto alle donne colpite che sono invece 10.

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L’andamento per età leggermente diverso fra maschi e femmine: il picco di incidenza si ha in età 25-34 anni per i maschi e 25-29 anni per le femmine. Da poco nelle farmacie aretusee è arrivato il test dell’Hiv e ha un prezzo modico, accessibile a tutti. In ospedale, invece, quest’analisi è possibile farla in maniera gratuita.

Il test è un’importante forma di prevenzione – continua la dottoressa Franco – perchè scoprire il virus in tempo, non elimina certo la malattia ma evita le complicanze che può dare. Chi deve fare il test? In prima battuta chi ha rapporti occasionali non protetti, ma poi anche chi ha tatuaggi, piercing o anche chi ha subìto tante operazioni

E per finire, la cosa che salta all’occhio del rapporto è la diffusione del virus tra gli eterosessuali che con 20 casi supera di gran lunga gli omosessuali con 12 casi. Addio pregiudizi.