Un Siracusa meno brillante rispetto a sabato scorso impatta in casa con una squadra ostica come l’Andria, che giocando con quasi tutti gli undici giocatori dietro la linea della palla riesce, anche con un pizzico di fortuna, a portare via un punto dal Nicola De Simone.
Mister Bianco opera un notevole turn-over, lasciando in panchina, almeno inizialmente, diversi giocatori che avevano ben giocato sabato scorso con il Cosenza, come Spinelli, Catania e Grillo.
Già nei primi minuti il Siracusa si rende pericoloso con una bella azione di Sandomenico che si presenta davanti al portiere, anche se defilato, sulla sinistra, ma il suo tiro viene respinto dall’estremo difensore pugliese.
Gli azzurri continuano ad avere il pallino del gioco in mano e alla mezz’ora circa del primo tempo creano la migliore occasione della gara con un preciso cross per la testa di Scardina che, a portiere battuto, incoccia il palo alla sinistra di Mauroantonio.
Finisce il primo tempo con l’Andria che non risulta pervenuta dalle parti di Tomei.
Inizia la ripresa con i pugliesi un po’ più disposti a giocare la palla e che riescono in qualche sortita a creare delle apprensioni a Tomei, soprattutto quando, dopo una sbavatura difensiva, consentono all’Andria di pareggiare il conto dei pali colpiti con un tiro dal limite dell’area di rigore che per un soffio non trafigge la porta aretusea.
A questo punto iniziano i cambi e mister Bianco butta nella mischia Catania, Spinelli, Grillo e Bernardo. È proprio Emanuele Catania a dare subito una scossa alla sua squadra con delle deliziose giocate che lo portano anche al tiro e una delle quali per poco non va a segno.
Nei 4′ minuti di recupero il Siracusa si getta in avanti, ma la notevole imprecisione nei passaggi non consente di creare altri pericoli alla retroguardia pugliese.
Finisce così in parità una partita difficile con una squadra che soprattutto in trasferta sarà difficile da battere per tutti.
In classifica il Siracusa aggancia il Catania e il Lecce e si colloca al secondo posto, a tre sole lunghezze dal sorprendente Monopoli.