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Impianto fotovoltaico alle porte di Canicattini Bagni, il “no” delle amministrazioni comunali di Siracusa e Noto

Impianto fotovoltaico alle porte di Canicattini Bagni, presenti le amministrazioni comunali di Siracusa e Noto

“Per il fotovoltaico in Sicilia ci sono soluzioni che lasciano intatti paesaggio, agricoltura e biodiversità. Domani a Canicattini faremo sentire la nostra voce, Musumeci ascolti”: lo dichiara l’assessore alla Cultura Fabio Granata che domani parteciperà alla manifestazione contro il mega impianto di fotovoltaico, rappresentando l’amministrazione comunale di Siracusa.
“Parteciperemo alla mobilitazione contro i mega impianti di fotovoltaico in Sicilia – aggiunge Granata – e lo faremo in difesa del paesaggio, dell’agricoltura, del patrimonio materiale e immateriale e della biodiversità, e per la difesa dei beni comuni. Autorizzare da parte della Regione Siciliana l’installazione, solo per gli interessi speculativi di un fondo di investimento inglese, di migliaia di pannelli solari per una estensione di oltre 100 ettari nel cuore del Parco degli Iblei e di importanti siti inseriti nella W.H.L Unesco, sconvolgendo la preziosa biodiversità e il paesaggio, rappresenta una vera follia. Se poi tutto avviene in sfregio alla volontà politica espressa della nostra Amministrazione e da quelle di Canicattini Bagni e Noto, e della popolazione, prediligendo così l’interesse economico di pochissimi sulla volontà degli abitanti, siamo di fronte ad un fatto inaccettabile”.
A partecipare alla manifestazione di domani ci sarà anche il Comune di Noto, rappresentato dall’assessore Nino Sammito.
“Vogliamo difendere il nostro territorio – scrive il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti – da un modello di sviluppo che non ritengo sia quello migliore per un territorio, che fa del suo paesaggio e della sua agricoltura un punto di forza di ritrovata attrazione. Per questo motivo non posso che essere accanto al Comune di Canicattini Bagni, quello di Siracusa, l’Unione dei comuni “Valle degli Iblei, le associazioni ambientalistiche e a chi in questi giorni si sta impegnando per la difesa del nostro paesaggio agricolo e l’affermazione di un principio di sviluppo più rispettoso dei luoghi più coerente alla loro vocazione e alla loro storia”.