Estate motore dell’economia. Un business che vale circa 36 miliardi di euro per 174 mila aziende in tutta Italia e che coinvolge imprese dei condizionatori, gelaterie, bed and breakfast, negozi di articoli per il tempo libero e tutto l’indotto che riguarda vacanze, caldo e viaggi. Le province siciliane mettono assieme 10 mila imprese per poco meno di 25 mila occupati. I numeri del fenomeno sono stati forniti dalla Camera di Commercio di Milano.
Purtroppo, però, per la provincia di Siracusa la musica cambia. La città, infatti, non riesce nemmeno a raggiungere il migliaio di imprese e, infatti, si colloca intorno a ottocento unità. Allo stesso livello del territorio aretuseo anche Agrigento: entrambe risultano comunque in crescita di mezzo punto percentuale rispetto al 2016, anche se la provincia siracusana merita una nota a parte in quanto ha fatto registrare uno dei tassi di crescita più elevati a livello nazionale (+6,5%).Sono le uniche note positive di una classifica che colloca le ultime province isolane nel blocco delle trenta posizioni finali. Ragusa si ferma a quota 758 (+3,3%), Caltanissetta non raggiunge addirittura il mezzo migliaio mentre Enna, che arriva a 377, si colloca tra le ultime sei piazze d’Italia.
Palermo sfiora quota 2 mila imprese, ma risulta tra le pochissime province a far registrare una contrazione rispetto all’anno precedente. La provincia del capoluogo, infatti, è passata da 1.973 a 1.948 imprese, totalizzando una riduzione che ha superato di poco il punto percentuale. Oltre la trentesima posizione si rintraccia Messina che ha fatto registrare 1.646 imprese (0,9% del totale nazionale) e un dato in crescita dell’1,2%. A poco più di mille c’è Trapani, con una crescita record del 7,4%.
Non cambia di molto la situazione nel settore degli addetti, con Roma (32.215), Milano (26.853) e Torino (18.757) che valgono da sole circa il 15% del totale nazionale. La prima provincia delle isolane è Palermo (6.246 addetti, circa cinque volte in meno della Capitale), posizione numero 25, ed è seguita da Catania, posizione numero 32, che arriva a 5.158. Entrambe valgono circa il 2% del totale dell’occupazione nazionale nel settore. Seguono, a una certa distanza, Messina (3.649), Trapani (2.603), Siracusa (1.752), Agrigento (1.750), Ragusa (1.607), Caltanissetta (902), Enna (690) che risulta la penultima nazionale.