Il mare d’inverno è solo un film in bianco e nero – cantava Loredana Bertè.
Una bellissima Terra, un posto ricco di cultura, leggende, storie, odori, colori, tradizioni, un posto affascinante e misterioso quasi come una bella donna che non si svela immediatamente, ma preferisce lasciarsi scoprire lentamente, un velo dopo l’altro perchè col suo fare non vuole solo ammaliare ma stregare totalmente.
Mare mare qui non viene mai nessuno a farci compagnia.
Quella fanciulla la maggior parte del tempo è in silenzio, nessuno la lascia parlare. Stiamo parlando non di una donna in carne e ossa, ma di qualcos’altro che sicuramente vi ha già fatto innamorare: la Sicilia. Corteggiata e amata da tutti, in moltissimi vantano il loro impegno nel proteggerla e difenderla, in pochi ci riescono. Negli ultimi anni qualcuno si è preso l’onere di farle superare la timidezza per aprire le porte al resto del mondo e non solo nella sua veste migliore, quella estiva, ma anche durante l’inverno quando un temporale, così come una ruga sul volto, non può scalfire una bellezza autentica.
Mamma Regione ci ha provato con “Paesaggi di mare”, un progetto itinerante (concluso da poco), all’insegna della cultura, che esplora l’Isola attraverso cinque incontri partendo dalle città di mare, tra queste anche Siracusa. Scrittori e personaggi noti hanno riempito ogni incontro. L’ideazione e l’organizzazione degli eventi è affidata all’Associazione Taormina Book Festival, presieduta da Antonella Ferrera. Nel capoluogo aretuseo tra gli ospiti grandi nomi come Matteo Collura e Vittorio Sgarbi.
Noi di Siracusa Post siamo andati a quest’evento con l’intenzione di raccontare il progetto e magari strappare un’intervista a un qualche turista arrivato in città grazie a Paesaggi di mare. Non appena arrivati ci siamo guardati intorno, abbiamo cercato di capire la portata del progetto. E subito, in lontananza la vecchia compagna di classe, poi il vicino di casa, l’amica della zia, e c’è anche il mio professore di storia. Arrivano i “big” e leggono dei meravigliosi brani di Giovanni Verga intessuti di squisita sicilianità, noi ascoltiamo con molto piacere.
La sala si riempie, siamo quasi 150 persone. Con lo sguardo passiamo al setaccio tutti i presenti, cerchiamo almeno un gruppetto di turisti, anche solo per ‘portare il servizio a casa’. Ma niente, solo volti già noti o comunque non stranieri.
Accanto a noi si siede un ragazzo e con lui apriamo una discussione proprio su Paesaggi di mare. Lui è Alberto Scamacca, il presidente della Consulta Comunale giovanile di Siracusa e noi pensiamo di catturare il punto di vista di un under 30. Così chiediamo proprio a lui cosa ne pensa dell’iniziativa e soprattutto se lui fosse stato presente all’incontro anche se Paesaggi di mare si fosse svolto in un’altra città che non fosse la sua.
Vuoi sapere se fossi salito su un aereo per venire qui? – ci dice sorridendo – Certo che no. Intanto qualcuno avrebbe dovuto mettermi a conoscenza dell’incontro, visto che non è stato molto pubblicizzato, e poi comunque Vittorio Sgarbi a Siracusa non credo sia un incentivo per noi giovani per prendere un aereo e spostarci. Questo non toglie comunque che come iniziativa è molto carina, ma è difficile farla rientrare in un progetto di destagionalizzazione.
A questo punto ci chiediamo: chissà quanti soldi pubblici sono stati messi sotto il nome ‘destagionalizzazione turismo’ per realizzare il progetto. Da qui si apre un lungo calvario. Per farla breve: sul sito della Regione non troviamo la delibera, chiamiamo la segreteria dell’assessore Barbagallo per diversi giorni, ma nessuno ci fornisce questo dato.
Riusciamo a beccare l’assessore Barbagallo al termine di un convegno. Noi vogliamo solo sapere quanti soldi sono stati spesi e quanto pubblico non autoctono ha portato Paesaggi di mare. Come si può sentire nell’audio intervista, la risposta è stata molto vaga, a tratti assente. E continua il calvario. Io chiamo l’addetto stampa, l’addetto stampa chiama me, poi mi rimbalza alla segreteria, la segreteria mi rimbalza alla direzione che dopo innumerevoli chiamate e mail ci comunica questo dato, che solo poco prima era magicamente apparso sul sito dell’Assessorato al Turismo.
La cifra spesa per Paesaggi di mare ammonta a 129mila euro (come si legge nella delibera Ars allegata), cinque eventi culturali, ciascuno con un successo di pubblico tra le 100 e le 150 persone, quasi tutte del posto.
Torniamo quindi da Alberto Scamacca. Stavolta nel nostro piccolo vogliamo dare noi un piccolo suggerimento a Mamma Regione che sta pagando un prezzo caro per vincere la timidezza della Sicilia.
Mi chiedi quale poteva essere un incentivo per spostarmi? – dice Scamacca – Probabilmente prezzi molto vantaggiosi per il viaggio – Comunichiamo la cifra spesa per Paesaggi di Mare, e lui – Sicuramente l’investimento è alto per una risposta fiacca. Credo che accordi con compagnie aeree, o altro, avrebbe riscosso più successo. Un giovane è ben felice di spostarsi fuori stagione, ma se esistono le condizioni per farlo.
Mare mare non ti posso guardare così perchè questo vento agita anche me