La provincia di Siracusa incapace di attrarre, così come il resto dell’isola, imprenditori stranieri.
Questo quanto si evince dall’indagine condotta da Unioncamere – Infocamere, secondo la quale nel 2017, in nessuna delle nove province dell’Isola la quota di imprese straniere, sul totale delle aziende registrate, supera la media nazionale del 9,6 per cento. Agrigento con il suo 8% si avvicina a questo dato, le altre province rimangono tra il 4,3 per cento di Enna e il 7,8 per cento di Palermo.
Secondo il report, inoltre, la Sicilia è, infatti, l’unica regione italiana ad aver registrato sempre nel 2017 un saldo negativo tra aziende straniere iscritte al registro delle imprese e quelle che invece hanno chiuso i battenti. Peggio fanno solo la Puglia, la Basilicata e la Valle d’Aosta.
Per quanto riguarda il tasso di crescita: Siracusa, con il suo +3,4%, eguaglia il valore nazionale. Vanno meglio solo Trapani e Agrigento con + 5,8 e + 5,5. Messina e Caltanissetta si fermano a + 3,3 per cento, Catania 3,2 per cento. Seguono, a distanza, Enna + 2,2 e Ragusa + 2,1. Fanalino di coda Palermo, che con il suo -11,2% risulta l’unica provincia in tutta Italia a registrare un tasso negativo a doppia cifra.