Interviene in materia di sistema idrico e fognario la deputata regionale Marika Cirone Di Marco. Il riferimento è al decreto legge n.243 entrato in vigore il 31 dicembre 2016., col quale il Governo Nazionale ha accentrato nella figura di un Commissario Unico che sarà nominato entro gennaio il coordinamento e la realizzazione degli interventi in materia di collettamento, depurazione, fognatura già sottoposti a procedura d’infrazione, ciò allo scopo di accelerare ogni percorso evitando il maturare di maggiori oneri a carico del Paese.
“La decisione – dichiara la deputata – assunta in assenza di una consultazione preventiva con le regioni interessate, compresa la Sicilia, rischia di interrompere un processo faticosamente avviatosi, di cui proprio in Sicilia, si erano cominciati a vedere i primi segnali con la nomina a Commissario straordinario, definitasi solo nell’ottobre del 2015, della dott.ssa Vania Contraffatto, assessora regionale all’Energia e rifiuti. Il passaggio di consegne si annuncia abbastanza complesso, come complesse sono le singole letture delle situazioni in itinere. Mi chiedo se il Ministro per l’Ambiente, lo stesso che aveva nominato i precedenti Commissari, abbia valutato i pro e i contro della decisione e se abbia immaginato una exit strategy nel caso di probabile interruzione anticipata della legislatura nazionale”.
“Al Commissario – continua – unico passeranno, oltre le documentazioni progettuali e tecniche e le relazioni sullo stato dell’arte dei singoli interventi, le risorse finanziarie fissate nelle contabilità speciali messe prima a disposizione dei Commissari straordinari, quelle della delibera CIPE n. 60/2012 e altre di provenienza nazionale e regionale. Per quanto si voglia e si possa imprimere un’accelerazione all’avvio del processo di insediamento della nuova figura e alla configurazione dell’assetto di supporto (segreteria, albo delle professionalità tecnico ingegneristiche, rete delle società in house), sarà inevitabile fare i conti con un periodo di transizione, che rallenterà o posticiperà percorsi già avviati dei quali si erano ricostruite a fatica le fasi pregresse. Tra questi, particolarmente simboliche per la loro complessità le vicende del depuratore di Augusta, su cui nei lunghi anni di attesa e rinvii era caduta una coltre di polvere spessa e grigia e su cui la Commissaria Contraffatto ha fatto chiarezza da quando, appena insediatasi nell’ottobre 2015, ha tenuto la prima riunione al Comune con i soggetti interessati, al novembre 2016 quando, ricostruito lo stato progettuale dei 12 interventi previsti, su progetto del RUP ha disposto di indire la gara, mediante procedura aperta, per la ricognizione di rilievi topografici e indagini geotecniche per l’importo di euro 132.000 circa a valere sui fondi della delibera CIPE 60/2012. Sarebbe auspicabile che la conclusione della gara si completasse prima della scadenza della sua nomina e che, in attesa che si completino le procedure di insediamento del Commissario unico e della sua complessa struttura di supporto e della sua messa a regime, ai Commissari straordinari senza soluzione di continuità fosse consentito ancora di operare”.