pallanuoto

L’Ortigia si gioca l’Europa domani nella gara di ritorno con il Trieste

L'Ortigia si gioca l'Europa domani nella gara di ritorno con il Trieste

L’Ortigia dovrà vincere con uno scarto di 4 gol, contro il Triestedomani alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, per conquistare il 5° posto e la qualificazione in Euro Cup.
In panchina, quasi certamente mancherà ancora Piccardo, sostituito dal vice Goran Volarevic. Bisognerà dare tutto, come si ripetono i giocatori in questi giorni, per far rimanere l’Ortigia nelle coppe europee e chiudere al meglio una stagione logorante e complicata.
Alla vigilia, a dare la carica è Stefano Tempesti: “La squadra è pronta, ci stiamo allenando bene, sopperendo a un’assenza importante come quella del mister. Volarevic sta facendo un lavoro eccezionale e la squadra è a sua completa disposizione per cercare di fare l’impresa, perché questa è una partita importante. Tre gol di svantaggio sono tanti, ma è anche vero che se fai una buona partenza si possono recuperare. A Trieste – continua il portiere biancoverde – ci è mancato l’approccio alla gara, purtroppo poi a loro è girato tutto bene e a noi è andato tutto male. È un fatto di concentrazione, di presenza e di saper sfruttare al meglio anche gli errori dell’avversario. Quindi dobbiamo far sì che questo rapporto si inverta e che siamo noi a sfruttare ogni loro minima distrazione. Ora vogliamo centrare l’obiettivo e dimostrare al presidente e ai nostri dirigenti che siamo in grado di sostenere questo tipo di partite e di farlo senza problemi”.
Per Stefan Vidovic l’Ortigia deve pensare solo a giocare al meglio e ad evitare gli errori visti a Trieste: “Siamo all’ultima partita della stagione, la più difficile di tutte, la più importante per noi e per il club, dato che c’è in palio l’Europa. Siamo costretti a vincere con più di tre gol, ma noi non dobbiamo pensare al risultato, dobbiamo pensare solo a non ripetere gli errori commessi nel match di andata e a giocare concentrati. Trieste è un ottimo team, con giocatori molto esperti – conclude Vidovic -, ma non credo che sia migliore di noi. Nella nostra testa dobbiamo pensare che si parte da zero a zero, entrare in acqua con grande voglia e concentrazione”.